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Cronaca

Actv, la politica e i sindacati interpretano lo sciopero di sabato

Caos e disagi, tre ore di astensione senza servizi minimi garantiti. Pd e sindacati dalla parte dei lavoratori. «Non chiamateli privilegiati. Sono rimasti in prima linea»

«Personale in pensione non sostituito, code e disagi agli imbarcaderi per prendere un servizio pubblico di trasporto e rappresaglie contro il personale». All'indomani delle tre ore di sciopero Actv, dalle 19.30 alle 22.30, organizzato dall sigla sindacale autonoma Sgb, il segretario Danilo Scattolin spiega le ragiono dell'astensione che ha causato scompensi e proteste poiché con sole tre ore di sciopero non scattano neppure i servizi minimi garantiti. Un'azione, quella decisa dal sindacato, condannata dall'assessore comunale alle Società Michele Zuin. 

«Il personale è stato spremuto il più possibile - denuncia Scattolin - Senza soste tra una corsa e l'altra, senza i 15 riposi in un anno, con ferie negate o cambiate a piacimento dall'azienda. Non considerando minimamente che i lavoratori hanno le loro famiglie e la volontà di passare con i propri cari le ferie. Ovviamente ciò va a scatenare una risposta di contrasto da parte dei lavoratori, che oltre a essere minacciati al lavoro da un'utenza inferocita, vengono anche offesi dalle istituzioni, affinchè si fomenti ancora di più la rabbia nei loro confronti. Vengono definiti privilegiati - continua il sindacalista - dicendo che guadagnano 40 mila euro netti l'anno, (dati smentiti poi dalla busta paga stessa dei lagoratori) per poterli ancora di più attaccare. Vengono chiamati "privilegiati" dall'amministratore delegato Avm Actv Giovanni Seno, oppure in questo caso dall'assessore Michele Zuin, che definisce un privilegio anche avere 30 minuti per poter mangiare un panino durante un turno di lavoro. Assessore che, a differenza di un lavoratore Actv, guadagna il quadruplo dello stipendio mensile. Nel momento in cui un lavoratore manifesta la propria contrarietà a questa volontà di privarlo di diritti acquisiti, viene detto che "non vuole fare niente, non ha voglia di lavorare e non ha amore per la città". Ovviamente dicendo il falso e inducendo i cittadini a prendersela con chi sciopera».

Contro l'assessore Zuin anche il consigliere regionale del Partito Democratico e vicepresidente della commissione trasporti al Ferro Fini, Jonatan Montanariello, che è un lavoratore dell'Actv. «Si dedica ora alle soste pasto dei lavoratori e alla durata dei turni dei dipendenti Avm Actv. Ci piacerebbe vedere dove pranza l’ assessore invece, con che mezzi si muove e che temperature ci sono nei suoi uffici prima di andare a guardare cosa fanno gli altri - afferma -. La ciliegina sulla torta invece sta nel tentativo di mettere i cittadini gli uni contro gli altri, dando a chi non ha perso il posto di lavoro dei "privilegiati" e mettendoli in competizione con quelli meno fortunati - continua il dem - Qui siamo di fronte l’evaporazione totale della politica e della capacità di amministrare mettendo insieme i pezzi sociali e non in competizione per produrre tensioni. Sono il primo a dire che ci vuole rispetto per lo stesso assessore per il suo ruolo, pur nella diversità di idee perché alla base di tutto ci deve essere un confronto seppur serrato ma civile, ora chiedo all’assessore di mantenere un profilo istituzionale, invece di invitare i cittadini a "prendersela con chi sciopera". Respingiamo questo tipo di atteggiamenti nella difesa più totale dei valori costituzionali, della libertà e del pacifico manifestare».

«Lavoratori Actv privilegiati e non abituati al lavoro? È inaccettabile e fuorviante - commenta il sindacato Fit Cisl con il segretario regionale Marino De Terlizzi - In questi due anni di pandemia hanno garantito la continuità del servizio espondendo se stessi e i propri cari a rischio del contagio del coronavirus, anche quando non erano disponibili le mascherine e non era chiara la valutazione del rischio connesso all’attività lavorativa. I lavoratori dei movimenti inoltre a causa della disdetta unilaterale sono stati impegnati a garantire un servizio che ha visto aumentare oltremodo la produttività data da ciascun lavoratore. La direzione ha ridotto nel comparto della navigazione il numero dei riposi, contingentato la fruizione delle ferie ed ha ridotto in modo drastico le pause tecniche e fisiologiche nei turni, rendendoli al limite della sicurezza per il recupero psicofisico - scrive De Terlizzi -Gli accordi di secondo livello sottoscritti tra le parti sociali e Actv negli ultimi 30 anni di storia aziendale, sono stati frutto di scambio di flessibilità e produttività a carico dei lavoratori. In questi giorni le Rsu Actv si stanno confrontando internamente e con la direzione del Gruppo Avm per trovare una composizione per superare definitivamente la disdetta. Va trovata una soluzione definitiva alla vertenza. Suggeriamo di evitare di aumentare la strumentalità e la polemica contro i lavoratori di Actv che svolgono il loro lavoro con professionalità».

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