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Cronaca San Marco / Ca' Farsetti, 4136

Il contratto decentrato per i dipendenti comunali alla prova del voto

Seggi aperti lunedì mattina per il referendum sull'integrativo per i circa 2700 lavoratori del Comune di Venezia. Il giudizio riguarda la pre-intesa raggiunta fra le parti il 26 luglio scorso

Come a fine luglio era stato annunciato dai sindacati, la pre-intesa siglata con il Comune, sulla parte economica e normativa del contratto decentrato dei comunali, è ritornata nelle loro mani per il voto definitivo. I seggi si sono aperti lunedì mattina e sono cominciate peer i lavoratori le operazioni di voto che si concluderanno mercoledì 18 settembre. 

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Le assemblee

«Il contratto firmato è un importante risultato nelle relazioni sindacali e nella distribuzione delle risorse economiche - dicono Daniele Giordano (Cgil) Sergio Berti (Csa) Mario Ragno (Uil) Gianpiero Bulla (Rsu) -. Dopo 4 anni di mobilitazioni, iniziative, assemblee, sentenze della magistratura, manifestazioni. La scorsa settimana – proseguono i rappresentanti sindacali - abbiamo svolto 12 assemblee in tutto il territorio».

Punti economici

«Distribuzione della performance che passa, da 50% individuale e 50% organizzativa, a 65% organizzativa e 35% individuale. Produttività generale che aumenta da circa 700 euro del 2017 a 1500 euro del 2019, indipendentemente dai progetti. Produttività organizzativa che sale da 1.000.000 del 2017 a 2.600.000 del 2019. Riduzione del budget dei progetti da 137.500 euro mensili del 2018, a 107.500 mensili nel 2019 e 100.000 euro nel 2020. Mobilità interna del personale con trasparenza e parità di condizioni per tutti i lavoratori. Garanzia di non essere penalizzati sulla performance quando il sistema di valutazione non viene rispettato. In questi anni i lavoratori si sono trovati senza obiettivi o senza indicazioni su come raggiungere gli obiettivi, determinando migliaia di ricorsi - scrivono i sindacati -. Ora nessuno potrà essere penalizzato se il ciclo della performance non viene rispettato».

La parte normativa 

. Garantita la copertura di 12 ore aggiuntive per la partecipazione a corsi di formazione esterni. Definizione chiara dei lavoratori a cui spetterà l’indennità per per rischio o maneggio di valori. Conferma delle 5 giornate lavorative con i due rientri. Garanzie reali sulla possibilità di svolgere assemblee sindacali, sia in termini di spazi che per raggiungere gli stessi. «I tavoli tematici, precedentemente cancellati vengono ripristinati in particolare su polizia locale e servizi educativi», infine accordo economico biennale, che garantisce le risorse anche per il 2020.

Premi e meriti

«Destinato il massimo delle risorse che la legge ci consente di mettere - aveva commentato dell’assessore alle Risorse Umane, Paolo Romor, dopo la pre-intesa -. Ma il confronto è stato lungo per far passare il principio che la distribuzione dei premi deve basarsi sulla meritocrazia, su attività e progetti realmente svolti, e non in maniera generica o a pioggia. In media 1.500 euro medi di premio annuo per un dipendente, quasi fosse una quattordicesima. Indennità previste dal Ccnl, sia per i servizi esterni dei vigili che per il personale dell’Anagrafe, Stato civile e dei Servizi sociali, e finanziamento dei progetti speciali. Confermato anche il bonus delle Eccellenze: 100.000 euro da attribuire ai circa 200 dipendenti che nel corso dell'anno raggiungeranno un risultato di produttività ai massimi livelli».

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