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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

La campagna “Quando telefoni tieni accesa la mente” ora entra nei negozi

L'iniziativa lanciata nel maggio scorso dall'Assessorato comunale all'Ambiente per un uso corretto dei cellulari, avvia una nuova fase: con poster e depliant a disposizione dei clienti

“Quando telefoni tieni accesa la mente”, la campagna informativa lanciata nel maggio scorso dall’Assessorato comunale all’Ambiente per un uso corretto dei cellulari, avvia una nuova fase: dopo essere entrata in tutte le scuole del territorio comunale, con consegna ai ragazzi di materiali e incontri diretti con esperti, sarà ora rilanciata negli esercizi commerciali cittadini, con poster e depliant a disposizione dei clienti.
A darne l’annuncio è stato oggi l’assessore comunale all’Ambiente, Gianfranco Bettin, nel corso di una conferenza stampa, svoltasi al Municipio di Mestre, a cui sono intervenuti anche la responsabile del Servizio Educazione ambientale del Comune, Caterina Dezuanni, i presidenti di Legambiente Veneto, Luigi Lazzari, e di Apple (Associazione Per la Prevenzione e la Lotta all’Elettrosmog), Laura Masiero, il vicepresidente di Confesercenti Venezia, Michele Lacchin, e in cui è stato anche fatto un bilancio degli interventi sino ad ora intrapresi.
Oltre al materiale consegnato nelle scuole e agli incontri di approfondimento, che hanno coinvolto una quarantina di classi e circa 870 studenti, ha spiegato Caterina Dezuanni, è stato anche distribuito un questionario tra i ragazzi di elementari, medie e superiori, che ha dato risultati preoccupanti. Circa il 60% di loro, infatti, utilizza già il cellulare: una percentuale che sale, tra gli adolescenti, al 98%. Quasi nessuno usa per telefonare l’auricolare, così come sono pochi quelli che lo spengono o perlomeno lo tengono lontano dal letto nel corso della notte.
“Precauzioni queste – ha ricordato Bettin – che sono basilari per ridurre i danni derivanti dalle emissioni elettromagnetiche dei telefonini: sinora la campagna si è rivolta ai ragazzi, ora tocca ai loro genitori, ma anche ai cittadini in generale. Molto spesso abbiamo giustamente assistito a dure prese di posizione di residenti contro l’installazione di antenne telefoniche: molte però di queste stesse persone utilizzano senza problemi il cellulare, non sapendo, o non rendendosi conto, che è altrettanto nocivo per loro l’utilizzo eccessivo del cellulare. Abbiamo scelto, per raggiungere con questa campagna il maggior numero di cittadini, grazie alla collaborazione di Confesercenti, gli esercizi commerciali.”
I danni provocati dai campi elettromagnetici a radiofrequenza, ha ricordato Laura Masiero, sono ormai accertati da studi scientifici: ad esempio è provato che un utilizzo di 2000 ore del telefonino, anche se spalmato in 10 anni (con una media, quindi, di 20-30 minuti al giorno) alza di sei volte la possibilità di contrarre un tumore al cervello. Allo stesso modo, l’abitudine di tenere il cellulare in tasca favorisce la sterilità tra i maschi e quella di appoggiare il telefonino all’orecchio aumenta le probabilità di neurinomi.

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