La campagna “Quando telefoni tieni accesa la mente” ora entra nei negozi
L'iniziativa lanciata nel maggio scorso dall'Assessorato comunale all'Ambiente per un uso corretto dei cellulari, avvia una nuova fase: con poster e depliant a disposizione dei clienti
“Quando telefoni tieni accesa la mente”, la campagna informativa lanciata nel maggio scorso dall’Assessorato comunale all’Ambiente per un uso corretto dei cellulari, avvia una nuova fase: dopo essere entrata in tutte le scuole del territorio comunale, con consegna ai ragazzi di materiali e incontri diretti con esperti, sarà ora rilanciata negli esercizi commerciali cittadini, con poster e depliant a disposizione dei clienti.
A darne l’annuncio è stato oggi l’assessore comunale all’Ambiente, Gianfranco Bettin, nel corso di una conferenza stampa, svoltasi al Municipio di Mestre, a cui sono intervenuti anche la responsabile del Servizio Educazione ambientale del Comune, Caterina Dezuanni, i presidenti di Legambiente Veneto, Luigi Lazzari, e di Apple (Associazione Per la Prevenzione e la Lotta all’Elettrosmog), Laura Masiero, il vicepresidente di Confesercenti Venezia, Michele Lacchin, e in cui è stato anche fatto un bilancio degli interventi sino ad ora intrapresi.
Oltre al materiale consegnato nelle scuole e agli incontri di approfondimento, che hanno coinvolto una quarantina di classi e circa 870 studenti, ha spiegato Caterina Dezuanni, è stato anche distribuito un questionario tra i ragazzi di elementari, medie e superiori, che ha dato risultati preoccupanti. Circa il 60% di loro, infatti, utilizza già il cellulare: una percentuale che sale, tra gli adolescenti, al 98%. Quasi nessuno usa per telefonare l’auricolare, così come sono pochi quelli che lo spengono o perlomeno lo tengono lontano dal letto nel corso della notte.
“Precauzioni queste – ha ricordato Bettin – che sono basilari per ridurre i danni derivanti dalle emissioni elettromagnetiche dei telefonini: sinora la campagna si è rivolta ai ragazzi, ora tocca ai loro genitori, ma anche ai cittadini in generale. Molto spesso abbiamo giustamente assistito a dure prese di posizione di residenti contro l’installazione di antenne telefoniche: molte però di queste stesse persone utilizzano senza problemi il cellulare, non sapendo, o non rendendosi conto, che è altrettanto nocivo per loro l’utilizzo eccessivo del cellulare. Abbiamo scelto, per raggiungere con questa campagna il maggior numero di cittadini, grazie alla collaborazione di Confesercenti, gli esercizi commerciali.”
I danni provocati dai campi elettromagnetici a radiofrequenza, ha ricordato Laura Masiero, sono ormai accertati da studi scientifici: ad esempio è provato che un utilizzo di 2000 ore del telefonino, anche se spalmato in 10 anni (con una media, quindi, di 20-30 minuti al giorno) alza di sei volte la possibilità di contrarre un tumore al cervello. Allo stesso modo, l’abitudine di tenere il cellulare in tasca favorisce la sterilità tra i maschi e quella di appoggiare il telefonino all’orecchio aumenta le probabilità di neurinomi.