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Cronaca Chioggia

Moria delle vongole colpa del Mose? Nel mirino il Magistrato alle Acque

Una trentina di cooperative di pesca dopo un'assemblea hanno dato mandato all'avvocato Jacobelli di depositare un esposto in Procura. Le loro "condanna" i lavori di scavo legati alle paratie mobili

Moria delle vongole? Colpa del Mose, almeno secondo una trentina di consorzi di pesca di Chioggia e Pellestrina, sull'orlo del precipizio per le esigue quantità di prodotto da pescare quest'estate. I consorzi hanno dato mandato all'avvocato romano Gianfranco Jacobelli di presentare un esposto alla Procura per danno ambientale nei confronti del magistrato alle acque, colpevole, secondo loro, di non aver vigilato a sufficienza sulla qualità delle acque lagunari in corrispondenza dei lavori di costruzione delle paratie mobili.

Se infatti le istituzioni, sollecitate quest'estate dagli stessi pescatori, hanno dichiarato che la strana moria di vongole era causata dal caldo eccezionale e dalla conseguente anossia, l'avvocato Jacobelli consegnerà una lunga documentazione sui due anni di pesca appena passati argomentando che in passato c'erano stati periodi di caldo più lunghi e intensi degli ultimi, e che nulla di tutto questo era successo.

Nel mirino finiscono i lavori di scavo legati al Mose. In corrispondenza di quest'ultimi, affermano i pescatori, l'acqua diventa torbida e i sedimenti fuori dalla norma. Si tratta di una battaglia che si combatte già da un paio d'anni, con interviste televisive, una lettera inviata al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e una all'Unione Europea. Stavolta, però, si arriva a interessare la Procura: nel mirino finisce il magistrato alle acque.

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