Mose verso la conclusione, ma i costi per la manutenzione restano un mistero

I costi del Mose una volta completato? Difficile quantificarli. Resta un grande punto interrogativo, secondo quanto riporta Il Fatto Quotidiano, su quali saranno le spese da sostenere per la manutenzione del sistema di paratoie mobili a difesa della laguna di Venezia dopo che sarà entrato in funzione. Lo spiega in un'intervista Luigi Magistro, uno dei commissari straordinari subentrati nella gestione del Consorzio Venezia Nuova in seguito alle indagini per tangenti sviluppatesi intorno al Mose.

In pratica, secondo il commissario, solo con la messa in acqua delle paratoie e la successiva sperimentazione si potrà stabilire con certezza quanto denaro servirà sborsare annualmente per mantenere la grande opera in funzione. Alcune certezze ci sono: il cronoprogramma dovrebbe essere rispettato (quindi barriere ultimate per giugno 2018); mentre, per i primi tre anni, è previsto un periodo sperimentale in cui continuerà a essere il Cvn a gestire l'opera e metterla a punto. Dopodiché il Mose passerà a un altro ente, da indivuduare tramite gara.

Una stima dei costi dovrà comunque essere pronta entro il 2017, anche questa effettuata dal Cvn: per ora, riferisce Magistro, "si sentono tante cifre", ma "alcune sembrano davvero eccessive. Non abbiamo ancora individuato gli ordini di grandezza perché una stima precisa non è possibile finché non si inizierà a gestire operativamente il Mose. Di sicuro non saranno centinaia di milioni, non saranno cifre stratosferiche". La manuntenzione ordinaria prevede l'asportazione periodica dei "cassoni" dall'acqua, quindi il trasporto all’Arsenale dove saranno sottoposti a operazioni di ripulitura e riverniciatura. Poi c'è quella straordinaria, da effettuare molto più di rado.