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Cronaca

Stop a regali e social network, il piano anticorruzione a Ca' Farsetti

Le nuove regole approvate dalla giunta prevedono comportamenti rigorosi e imparziali da parte dei dipendenti pubblici: c'è anche il conflitto d'interessi

Stop ai regali, ma anche alle interviste e all'utilizzo dei social network in orario di lavoro: è quanto previsto dal nuovo piano anticorruzione al Comune di Venezia che, già utilizzato a livello nazionale per gli enti pubblici, è stato ora approvato anche dalla giunta commissariale. Un passo importante, alla luce del recente scandalo legato al Mose ma anche della meno recente vicenda di corruzione che coinvolse gli uffici dell'Edilizia privata quattro anni fa. Lo riporta il Gazzettino.

Dunque, un codice comportamentale che impone ai dipendenti il dovere di lealtà, diligenza, imparzialità e buona condotta. E va ben oltre. Sui regali, innanzitutto: a nessun lavoratore è consentito riceverne, né di materiali né di altro genere. Se dovessero arrivarne vanno consegnati all'amministrazione, che decide se restituirli o devolverli in beneficienza. Nei settori più a rischio (quelli che hanno a che vedere con l'assegnazione di appalti o simili) il codice prevede che i dipendenti tengano un comportamento chiaro e rigoroso, astenendosi da comportamenti che potrebbero destare ambiguità o dare il cattivo esempio.

Attenzione anche ai casi di conflitto di interesse, relativi a decisioni che coinvolgono parenti dei dipendenti; e c'è pure il divieto di interviste da parte dei lavoratori che non siano stati autorizzati dal dirigente di settore. Infine il capitolo social: Facebook, Twitter e simili sono proibiti sul posto di lavoro, ma il loro uso deve essere moderato anche in ambito privato, quando il profilo può essere riconosciuto come dipendente pubblico. Ai dirigenti spetta la vigilanza sul rispetto delle nuove e delle vecchie norme, a cominciare dalle timbrature del cartellino.

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