Un "cubo" galleggiante di fronte alla Pietà, polemiche in arrivo in Bacino

Un cubo galleggiante in Bacino di San Marco. Non un "cubetto", ma una struttura in vetro e cemento di dieci metri per cinque. Un plateatico come non se ne sono mai visti in quella zona "cruciale" di Venezia. Sedie, tavolini e servizi igienici di fronte alla chiesa della Pietà.

A presentarlo è il proprietario dell'Hotel Vivaldi, che si trova proprio a fianco della chiesa: Elio Dazzo, presidente dell'Apt e dell'Associazione pubbici esercizi. L'imprenditore è già al centro delle polemiche per i lavori di allargamento dell'Hotel Santa Chiara, vicino al Ponte della Costituzione. Dazzo ha vinto al Tar un ricorso presentato contro Ca’ Farsetti in base a una convenzione che risale a oltre cinquant’anni fa e va avanti con i suoi lavori nonostante le polemiche di Italia Nostra e Codacons, riprese da un articolo di Gian Antonio Stella secondo cui tra qualche mese ci si troverebbe di fronte "all'albergo che oscura il Canal Grande".

Il plateatico galleggiante, in ogni caso, susciterà con ogni probabilità un vespaio di polemiche. Il progetto era già stato cassato qualche mese fa dalla Capitaneria di porto per motivi di sicurezza. La nuova struttura infatti prevedeva anche un approdo per i Gran Turismo, che avrebbe portato ulteriore traffico acqueo in un'area già di per sé "problematica".

Ma Dazzo ha ripresentato il progetto modificato, e ora attende una risposta. "L’abbiamo protocollato - confermano a La Nuova Venezia gli uffici dell’Autorità portuale - adesso sarà pubblicato all’albo e se non ci saranno pareri contrari sarà inviato a Comune e Soprintendenza per l’approvazione definitiva".