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Cronaca

Previsioni di marea sopra i 100, incognita Mose a Venezia

Per il commissario Elisabetta Spitz le paratoie sono pronte ad alzarsi e a proteggere la città dalle acque alte dei prossimi giorni. Previsto un picco a 110 alle 11.05 di domani, martedì 5 ottobre

Un picco alle 11.05 di martedì 5 ottobre, poi 100 centimetri alle 11.30 di mercoledì: sono queste le previsioni del Centro maree del Comune di Venezia sulle acque alte dei prossimi giorni. Lontane dalla soglia dei 130, quella per cui è prevista l'alzata del Mose, ma abbastanza da preoccupare residenti e aziende del centro storico, delle isole e dei punti bassi, dove una marea  poco sotto i 100 centimetri sopra il livello del mare sommerge ampie quote della città. Al Padiglione di Venezia all'Expo di Dubai ieri il commissario al Mose Elisabetta Spitz ha detto che la struttura è pronta a entrare in funzione per proteggere la città, se ce ne sarà la necessità. «Siamo pronti e mobilitati per intercettare la prima acqua alta della stagione prevista per questa settimana». 

Dal 3 ottobre del 2020 il Mose è stato sollevato 20 volte per difendere la città da maree che oggi sono di circa 130 centimetri. «Stiamo lavorando per ridurre sempre di più la quota di marea nella quale interverrà la Salvaguardia - ha continuato Spitz - in vista del completamento dei lavori». Riguardo al futuro della città, il commissario sottolinea che «Venezia nei prossimi anni potrà godere di una condizione particolare di protezione, a differenza di altre città che dovranno affrontare gravi problemi di inondazioni. Per questo motivo il Mose, opera pensata dalla sola ingegneria italiana per Venezia, può diventare un modello per tutelare le zone a rischio nel resto del mondo. Si tratta di un'infrastruttura leggera e di grande flessibilità, che riesce a proteggere da onde di dimensioni molto importanti. Ricordo che lo scorso inverno mentre onde di oltre 3 metri si abbattevano su queste barriere, la parte opposta della laguna era calma e tranquilla. Mi auguro che questo sistema possa trovare nel mondo altre utilizzazioni e poter difendere quei territori che di questo hanno bisogno».

«Il Mose – ha detto il sindaco, Luigi Brugnaro - è un’opera positiva, concreta, molto complessa, che deve essere completata. Riteniamo necessario che il Comune di Venezia sia protagonista della nuova Autorità per la Laguna: per controllare l’opera e il suo impatto con altre realtà importanti per la vita della città come il porto di Venezia, che deve continuare a lavorare anche con il Mose attivo. Si può fare, estendendo le funzionalità portuali per operare anche di notte. Da parte della città c’è la massima disponibilità a collaborare con tutte le istituzioni, nazionali ed internazionali, perché i temi dell’ innalzamento dei mari e della subsidenza sono problemi di tutte le zone costiere del mondo». 

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