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Cronaca Marghera / Via Galileo Ferraris

Obiettivo 6mila dosi al giorno e vaccini drive-through. Ma il Pala Expo apre con un'incognita

Ampi spazi all'interno e all'esterno, e un'organizzazione che fa ben sperare per il futuro, quando ci si augura ci sia ciò che manca oggi: grandi quantità di vaccini

«Potremmo lavorare fino a mezzanotte e se dovessimo essere in crisi sarà possibile raddoppiare le linee. Già procedendo con il ritmo di questa mattina, tuttavia, potremmo arrivare a 4mila dosi somministrate al giorno». Tutti discorsi per forza di cose al condizionale quelli del direttore generale di Ulss 3 Edgardo Contato, nel giorno dell'inaugurazione del nuovo super hub vaccinale al Pala Expo di via Ferraris a Marghera. Del resto, manca in quantità soddisfacenti il vaccino, l'ingrediente indispensabile per far sì che questa grande macchina possa funzionare al pieno delle proprie possibilità.

Il dg l'aveva confermato anche nei giorni scorsi: gli spazi sono ampi - simili a quelli di un campo da calcio - e parte del padiglione è ancora sgombro, pronto ad essere riempito di nuovi ambulatori nel momento in cui sarà possibile avviare davvero una campagna vaccinale degna di questo nome. All'interno l'utente segue un percorso preciso, dalla misurazione della temperatura al ritiro del numero progressivo dopo aver varcato le porte automatiche, passando per le postazioni per visita anamnestica, somministrazione del siero e disbrigo delle pratiche amministrative per prenotare la data del richiamo. Il nuovo super hub, come spiegato da Contato, «è il punto di riferimento di tutta l'azienda». Quello, per intendersi, che potrebbe andare oltre le 12 ore di apertura chiudendo a mezzanotte e all'esterno del quale si potrebbe pensare anche ad una modalità di vaccinazione "drive through", un po' come avviene  per i tamponi.

Tutto fa presagire che si potrà davvero arrivare ad effettuare 6mila somministrazioni di siero al giorno, avendo una base madre del genere. Ma guardando in faccia alla realtà, non è un mistero che manchino i vaccini. Ieri è arrivato il carico previsto da Pfizer, che contro ogni aspettativa, almeno guardando al recente passato, è l'unica azienda che garantisce un discreto rispetto delle scadenze di consegna. In tutto sono 125mila le dosi arrivate ieri, delle quali 16mila spettanti all'Ulss 3. Di queste, tuttavia, 6mila sono già state accantonate per i richiami e solo 10mila saranno messe a disposizione come prime dosi a partire dalla prossima settimana. Venerdì saranno riaperti i calendari per le prenotazioni, con precedenza che andrà agli over 80 e ai pazienti fragili e vulnerabili che ancora non hanno ricevuto la prima inoculazione. Per riprendere le parole di Contato, si sta procedendo «con una programmazione a medio termine, sulla base degli arrivi programmati. Questa settimana abbiamo testato la piattaforma, dalla prossima faremo una programmazione più lunga, nella speranza che non si verifichino disguidi».

Non è possibile muoversi in maniera differente. Guardando agli altri vaccini, infatti, AstraZeneca sta diventando un'incognita nella fornitura e per altro potrebbe diventare un grosso problema se l'Ema (Agenzia europea per i medicinali) decidesse per la sospensione delle somministrazioni del siero anglo-svedese agli under 65 o addirittura all'intera popolazione (la decisione è prevista per oggi alle 16.30). Moderna la scorsa settimana ha ritardato le consegne (il carico è arrivato venerdì) e comunque arrivano forniture talmente esigue e scaglionate che non permettono di pensare ad una programmazione. Resta fuori dal computo Johnson&Johnson, che da metà aprile dovrebbe essere disponibile in Italia, ma comunque in dosi limitate: in questo caso, come ammesso nei giorni scorsi dal commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo, si attendono delle forniture più consistenti solo verso l'estate, tra fine maggio e il mese di giugno.

Nel primo giorno di vaccinazioni al Pala Expo è intervenuto in rappresentanza del Comune di Venezia anche l'assessore alla Coesione sociale Simone Venturini. «Oggi assistiamo al salto di scala. - ha commentato - È una struttura che sembra nata per fare vaccini e consente un numero significativo di somministrazioni. Tutto dipenderà da quante dosi arriverano, questa è l'incognita». Come ricordato dall'assessore, l'amministrazione comunale «sta dando pieno appoggio all'azienda sanitaria per l'organizzazione della campagna vaccinale». È proprio da questa collaborazione che già da questa mattina è entrato in funzione un servizio di navetta, con partenza ogni 15 minuti, che collega il centro di Mestre (capolinea in piazza XXVII Ottobre) con il Pala Expo, con tutta una serie di fermate intermedie e interscambio con le principali linee del servizio di trasporto pubblico locale.

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