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Cronaca

Fermo il "Jack-Up" da 55 milioni per la manutenzione del Mose

Continuano a venire a galla problemi nella costruzione dell'opera. Lo stop è per l'imbarcazione che serve per la sostituzione delle paratoie

Sarebbe ferma da mesi all'Arsenale, in attesa del collaudo definitivo. Continuano a venire a galla problemi nella costruzione del Mose: dopo l'incidente del cassone alla bocca di porto di Chioggia e il danno da milioni di euro alla porta della conca di Malamocco, c'è anche la tegola "jack-up". Come riporta la Nuova Venezia, infatti, la piattaforma galleggiante costata 55 milioni di euro che sarebbe dovuta servire per la sostituzione e la manutenzione delle paratoie avrebbe avuto problemi al rodaggio. Una delle quattro gambe che servono per raggiungere il fondo e ancorare la struttura per permettere le operazioni avrebbe mostrato dei problemi alla prima prova.

Dunque tutto si sarebbe bloccato, in attesa di capire cosa non va. Da mesi. Ne consegue che se ora ci fosse qualche problema a una paratoia e si fosse costretti a sostituirla per la riparazione, l'operazione sarebbe impossibile. Della situazione sono informati anche i tre commissari del Consorzio Venezia Nuova, che hanno deciso di inviare una nota alla Procura, al ministero e al presidente dell'Autorità anticorruzione Raffaele Cantone.

Nel mirino finisce anche il bando di gara del settembre 2011: al tempo andò deserto, ma la base d'asta indicata era di poco più di 37 milioni. Dopodiché si passò all'aggiudicazione diretta alla Fip di Padova, azienda del gruppo Mantovani. E il costo lievitò fino a 55 milioni di euro. Per una imbarcazione descritta al tempo come un fiore all'occhiello della tecnologia che ora è ferma in bacino all'Arsenale, inutilizzabile finché non supererà le prove di rodaggio.  
 

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