rotate-mobile
Cronaca Quarto d'Altino / Via Sant'Eliodoro

Rapina in villa ad Altino, rubata pure un'icona russa da 50mila euro

Il 76enne vittima dell'aggressione di venerdì tra le mura di casa racconta come i rapinatori sapessero bene come muoversi, si pensa a un mandante

Un colpo studiato, basato probabilmente su una lunga osservazione delle vittime, quello che ha visto come sfortunati protagonisti protagonisti i due coniugi di Altino che venerdì sono stati sorpresi da una banda di rapinatori al rientro, finendo sequestrati tra le mura della propria casa per tutta la notte. E i responsabili, passamontagna e pistole in pugno, avrebbero portato via più di quanto inizialmente era stato calcolato: come riportano i quotidiani locali, infatti, dalla camera da letto della coppia 70enne sarebbe sparita un'icona russa dal valore stimato di oltre di 50mila euro.

LA VICENDA – Stando quanto racconta il 76enne titolare del mobilificio Filadelfia e vittima dell'aggressione i quattro criminali sapevano bene come muoversi e parevano conoscere a menadito abitudini e orari della coppia, tanto da aspettarli in agguato in giardino e costringerli ad aprire la casa, che sapevano essere munita di allarme. L'uomo, ancora provato dalla vicenda ma perfettamente lucido, racconta sulle pagine dei giornali di lunedì come i banditi l'abbiano immobilizzato sulla sedia, utilizzando fascette tanto strette da segargli i polsi, e l'abbiano minacciato per sapere la posizione della cassaforte e dei contanti. I malviventi, che secondo il 76enne parlavano una qualche lingua dell'est Europa, sarebbero rimasti stupiti dall'assenza di un vero e proprio “malloppo”, e avrebbero puntato la pistola alla tempia del padrone di casa, sostenendo che, con una Porsche in garage, in casa dovevano esserci sicuramente dei soldi. L'uomo avrebbe però retto alle intimidazioni, sostenendo anche la moglie, anche lei legata, sotto il tiro di una calibro 9 e decisamente più spaventata.

IL FURTO – Alla fine i rapinatori avevano lasciato la casa di via Sant'Eliodoro con circa 1.500 euro in contanti e una manciata di gioielli, tra orecchini, diamanti e anelli, per un valore di altri circa mille euro. La banda ha però preso le sue precauzioni, facendo sparire l'hard disk delle telecamere di sorveglianza della villetta e sequestrando i cellulari della coppia. I telefoni sono stati recuperati poco distante dalla squadra mobile e dai militari dell'Arma che ora seguono l'indagine, del disco fisso nessuna traccia. A parte questo i criminali, che non hanno toccato né le armi presenti in casa (una Beretta e un fucile) né altri oggetti di valore, hanno rubato un'icona raffigurante una madonna ortodossa appesa sopra un comodino: un'oggetto particolare, ma di valore, che il proprietario di casa ha acquistato una quarantina di anni fa a San Pietroburgo e che ora stima valere anche 60mila mila euro, almeno negli ambienti giusti. Tanto che, tra le righe delle sue dichiarazioni ai giornalisti, si lascia intendere che a commissionare quel furto calcolato con il cronometro possa essere stato qualcuno che conosceva bene la coppia.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Rapina in villa ad Altino, rubata pure un'icona russa da 50mila euro

VeneziaToday è in caricamento