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Cronaca

Trovati ancora razzi di segnalazione inesplosi tra i rifiuti

Sono pericolosi per gli addetti agli impianti e per chi raccoglie e maneggia i rifiuti

Ancora una volta sono stati trovati razzi di segnalazione inesplosi (quindi molto pericolosi) negli impianti che a Fusina trasformano il rifiuto secco in combustibile solido secondario. «Un gesto sconsiderato di qualche incivile - commentano da Veritas -, che però rappresenta un grave pericolo per gli addetti agli impianti e per chi raccoglie e maneggia i rifiuti».

I razzi, infatti, erano stati gettati in un cassonetto per il rifiuto secco, che avrebbe potuto esplodere o incendiarsi sia prima che durante le operazioni di svuotamento, mettendo così in pericolo gli addetti e chi si dovesse trovare nei paraggi. Questa è la causa degli incendi che negli ultimi mesi si sono sviluppati in due camion per la raccolta dei rifiuti, in servizio al Lido di Venezia e a Jesolo.

Inoltre, lo scorso anno un’operatrice della società Eco-ricicli, controllata da Veritas, mentre effettuava la cernita del vetro, ha toccato un razzo di segnalazione che qualche sconsiderato aveva gettato in un cassonetto del vetro plastica lattine. Il razzo è esploso, provocando all’addetta (che ha limitato i danni perché indossava le previste e necessarie protezioni individuali) un’ustione a un braccio. Gli articoli pirotecnici, razzi di segnalazione compresi, scaduti o non utilizzati devono essere consegnati ai rivenditori, che hanno l’obbligo di ritirarli gratuitamente.

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