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Cronaca Zelarino / Via Pionara

Riapre il McDonald's dopo il restyling. Donati al Don Vecchi gli arredi dismessi

Rinnovati gli interni del locale di Mestre Terraglio, l'attività riparte il 1° marzo. Si conferma la collaborazione con l'associazione Il Prossimo

Riapre venerdì 1° marzo il McDonald's Terraglio di via Pionara, vicino al centro commerciale Porte di Mestre. Sono servite alcune settimane di chiusura per effettuare i lavori di completo riallestimento del locale: nuovi arredi, colori e una rinnovata distribuzione degli spazi per garantire migliore funzionalità e un servizio più efficace. Il fast food ha ora a disposizione 148 posti a sedere all'interno più un centinaio nell'area esterna, pronti ad accogliere la clientela che è composta da famiglie e cittadini di tutte le età.

L'operazione è accompagnata da un'iniziativa di valore sociale: i vecchi mobili, anziché essere smaltiti, sono stati donati all'associazione Il Prossimo, che gestisce il vicino Centro di solidarietà cristiana Papa Francesco. Sedie, pouf e tavoli serviranno ad arredare il futuro centro Don Vecchi 9, una grande struttura con residenze e spazi per studenti e associazioni che sarà costruita a fianco del Centro di solidarietà. Il piano terra sarà invece adibito a servizi alla persona, con aree comuni e aule studio da arredare.

«L'idea ci è venuta in modo naturale - spiega il licenziatario del McDonald's William De Salvador -. Il nostro locale fa parte di una multinazionale ma è anche parte integrante di questo territorio. Anzi, desidera aprirsi ulteriormente alla realtà mestrina anche attraverso queste iniziative. Aiutare chi è in difficoltà attraverso la collaborazione con l'associazione Il Prossimo e sapere che tanti giovani costruiranno il loro futuro attraverso spazi che abbiamo contribuito ad arredare è per noi motivo di grande orgoglio». Tra marzo e aprile, inoltre, il locale donerà 1200 pasti ad altre realtà caritatevoli mestrine.

Il rapporto tra McDonald's e l'associazione Il Prossimo è iniziato già da qualche anno: «Collaboriamo fin dai tempi della pandemia - dichiara Edoardo Rivola, presidente dell’associazione -. Nel periodo del Covid il loro titolare ci ha contattati per donarci i loro alimenti anziché smaltirli. Ricordo bene i bancali di ogni forma e dimensione. Da allora abbiamo intrecciato un rapporto che, grazie a questa nuova iniziativa, si fa ancora più stretto e importante».

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