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Cronaca Marghera

«Se Savage non si tira indietro, l'esibizione l'annulliamo noi»

Salta il concerto del rapper che chiama le donne "put..ne". La discoteca mette un punto: «Non siamo più in grado di garantirgli la sicurezza». Timore per manifestazioni anche violente contro l'artista. «A rischio l’ordine pubblico in zona»

«Considerata la delicata situazione e i rischi che si prospettano, con grande rammarico mi vedo a chiederVi bonariamente di intraprendere la strada volontaria della rinuncia all’esibizione». Il Molocinque di Marghera mette un punto alla discussione che va avanti da giorni sul concerto del rapper Niky Savage, in programma per il sabato di Pasqua nel locale. «Se il suo team non si ritira volontariamente, l'evento lo annulliamo noi, esponendoci a un risarcimento danni e aprendo a un precedente clamoroso», scrive il responsabile della discoteca Andrea Bacciolo. 

Contro l'arrivo dell'artista che chiama le ragazze "putt..ne" nei brani, una schiera di scudi si è sollevata pochi giorni fa dai genitori che l'11 settembre scorso al Playa Loca di Castelfranco Veneto erano riusciti a bloccarne l'evento appoggiati dalla Fondazione culturale Efesto. La stessa che lunedì ha inviato «all’attenzione del prefetto Darco Pellos, del questore Gaetano Bonaccorso e del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro la richiesta di attivarsi per valutare la cancellazione dell’evento “Niky Savage”».

Il cambiamento "drastico" del contesto

Nel frattempo lunedì Molocinque sentiva gli avvocati del team del rapper, per comunicare come nel territorio l'aria sia «drasticamente cambiata». Al punto che la discoteca dice di non essere più in grado di garantire la sicurezza. «Abbiamo concreti e fondati timori che possano verificarsi spiacevoli, se non addirittura violenti, atti di manifestazione avversi indirizzati al vostro cantante - Niky Savage - che possano compromettere anche l’ordine pubblico nella zona. Queste circostanze non sono attribuibili al mio operato quanto a una durissima campagna mossa da Fondazione Efesto contro il cantante, sia sulla stampa locale che ormai su quella nazionale. A fronte del contesto che si è creato, Molocinque non ritiene di essere più in grado di rispettare le condizioni contrattuali specie legate alla sicurezza di tutto il personale operante».

Richiesta "bonaria" di rinuncia

Bacciolo chiede al cantante di rinunciare alla sua esibizione. «Considerata la delicata situazione e i rischi con grande rammarico mi vedo a chiederVi bonariamente di intraprendere la strada volontaria della rinuncia. Come gestore di un locale di pubblico spettacolo temo che la mia incolumità unitamente a quella di tutti i miei dipendenti e degli avventori presenti sia gravemente a rischio. Attendo la vostra risposta ufficiale. In mancanza annulleremo noi». Una decisione che forse il gestore ha preferito prendere anziché dover affrontare un problema di ordine pubblico, evidenziato, del resto, dalle forze dell'ordine che su questa vicenda avevano puntato gli occhi.

Il prefetto

E probabilmente una risposta inevitabile alla luce delle dichiarazioni del vicesindaco, Andrea Tomaello. I messaggi veicolati dai testi delle canzoni sono inaccettabili, ha fatto capire, allo stesso tempo l'esercizio d'impresa è libero. «All'ordine pubblico provvedono le forze di polizia, la responsabilità della gestione degli eventi è in capo a chi gestisce l'intrattenimento facendo delle scelte commerciali», le parole del prefetto Darco Pellos. Oggi, mercoledì, dopo quello di martedì, si riunisce un nuovo Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica in vista delle feste di Pasqua, in relazione alla situazione internazionale. «La sicurezza del territorio non verrà sguarnita per questo, al contrario - afferma Pellos - con le feste ci sarà ancora più attenzione sui punti più "delicati" della città».

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