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Cronaca Jesolo

Altri interventi di salvataggio in mare. E i bagnini chiedono rinforzi

Domenica è stata una giornata particolarmente difficile e anche lunedì il mare mosso sta creando problemi. L'associazione degli assistenti bagnanti fa appello ai Comuni del litorale: «Servono più addetti per garantire sicurezza»

Domenica è stata una giornata particolarmente difficile sulle spiagge veneziane. L'episodio più grave è avvenuto a Duna Verde, dove un uomo di 51 anni è morto e il figlio sedicenne è stato soccorso in gravi condizioni dopo essersi tuffato nel tentativo di salvare il padre. Ma gli interventi di soccorso dei bagnini si sono susseguiti per tutto il giorno, caratterizzato da mare molto agitato. Lunedì si sta ripetendo un copione simile: a Jesolo una ragazzina di 10 anni è stata recuperata mentre annaspava davanti ad un pontile e, alla torretta 11, gli addetti al salvataggio si sono mossi con la moto d'acqua per raggiungere una ragazza ed un ragazzo sui 25 anni che non riuscivano più a tornare a riva.

Così l'Associazione nazionale assistenti bagnanti, nata a Jesolo, è tornata a far presente le difficoltà degli addetti al salvataggio che, nelle giornate e negli orari più critici, faticano a stare dietro a tutte le emergenze. Secondo il presidente dell'associazione, Guido Ballarin, servirebbe personale in più: «La maggior parte delle torrette a Jesolo non ha i rinforzi necessari - spiega - Significa che, in pausa pranzo, in molti tratti di spiaggia rimane un solo addetto e questo crea situazioni di grande rischio, sia per i bagnanti sia per gli assistenti. Alcuni stabilimenti sono più sensibili e provvedono ad aggiungere un rinforzo dove necessario. La nostra proposta - chiarisce - è di rendere il rinforzo obbligatorio per tutti gli stabilimenti. In queste giornate tutti abbiamo bisogno di un aiuto, soprattutto durante le pause: non possiamo restare da soli».

L'associazione si rivolge in particolare al Comune di Jesolo, con il quale aveva avuto un incontro prima di inizio stagione che però non era andato come sperato. Ma l'appello è anche ad altre località del litorale: «Chiediamo - dice ancora Ballarin - che gli assistenti bagnanti siano garantiti anche in tutte le zone di spiaggia libera. I vari Comuni dovrebbero prendersi carico di questo tema e investire risorse: in ballo ci sono delle vite umane».

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