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Cronaca Chioggia

Sagra del pesce per 150 mila. Polemiche sui parcheggi, Armelao: «No lamentele sui social»

Il sindaco di Chioggia: «Sappiamo che ci sono delle cose da sistemare e in previsione del prossimo anno saremo pronti ad adottare misure per ridurre i fastidi ai residenti»

«Presenze record con tanti giovani, successo enorme». Commenta così a caldo la sagra del pesce dell'ultimo weekend, il sindaco di Chioggia Mauro Armelao che interviene dopo le polemiche dei giorni scorsi sulla questione dei "parcheggi selvaggi" in centro, durante l'appuntamento più atteso e famoso dell'estate per la città clodiense, l'hinterland e le zone di confine fuori provincia. «Con le criticità che riguardano l'ordine pubblico sono abituato per mestiere a confrontarmi - commenta il primo cittadino, che è un poliziotto - Sulla sosta devo dire che anche nei giovedì di mercato registriamo caos, per esempio nei quartieri Tombola e Saloni. Stiamo lavorando su questo, lo facciamo in silenzio. Parlerò quando avrò dati concreti».

Pensando al prossimo anno Armelao prevede la presenza di bus e nuove zone di sosta, come il parcheggio di San Giovanni. «Chiederò supporto alla direzione del parco commerciale Clodì che alla sera si svuota. La navetta potrebbe collegare Borgo San Giovanni e Chioggia, con la sagra raggiungibile in dieci minuti a piedi, ma probabilmente risolveremo con il Clodì. Saremo attenti alle necessità delle persone diversamente abili e a quelle degli abitanti - continua Armelao - perché se è vero che c'è voglia di divertimento, la festa non può diventare un'agonia per i residenti. Il turismo va governato, e quest'anno la sagra - per la prima volta dopo il Covid a pieno regime - mi è servita per delineare punti di forza e debolezza dell'evento. Già a fine estate gestiremo la sagra del prossimo anno con stands e uffici, cercando di preservare le zone del centro storico, i Saloni dove comque c'è il parcheggio Giove, e la zona della Tombola. La voglia di svago, socialità e divertimento c'è, come ha dismostrato i ritorno in gran numero delle presenze giovanili. Non possiamo chiudere tutto alle 20 per andare a dormire, ma dobbiamo ricalibrare».

Sulle critiche via social, Armelao è lapidario. «Usiamo questi canali per valorizzare e promuovere la città, non per farne cattiva pubblicità. Se ci sono problemi si segnalano ma non si rovina l'immagine di Chioggia, città che per vivere ha bisogno anche del commercio e del turismo. Dobbiamo essere bravi a far squadra, a diffondere immagini positive delle nostre località. Sappiamo che ci sono delle cose da sistemare e in previsione del prossimo anno saremo pronti ad adottare misure finalizzate a ridurre i fastidi ai residenti del centro storico di Chioggia. Giusto pensare a divertimento e svago nel rispetto, tornando a vivere e divertirsi in modo equilibrato con il rispetto di tutti. Ringrazio standisti, esercenti, ristoratori, volontari, ragazzi, la Croce Verde, la Pro loco e quanti hanno lavorato alla sagra».

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