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Cronaca

Stazione di Santa Lucia, Rfi: «Cantiere necessario, concluso entro l'anno»

In consiglio comunale i tecnici spiegano l'urgenza dei lavori sulla scalinata. Opera in tre fasi, per ridurre i disagi, e ripristino totale delle strutture pregresse

I lavori di ricostruzione e consolidamento della scalinata della stazione di Venezia Santa Lucia - iniziati a dicembre scorso - saranno conclusi entro la fine dell'anno, ed erano a dir poco necessari, nonché comunicati a Comune e Soprintendenza con congruo anticipo. Questo è in estrema sintesi il contenuto della relazione dei tecnici di Grandi Stazioni - Rfi alle commissioni consiliari di Venezia riunitesi oggi per ottenere chiarimenti su ragioni e tempi dei lavori, dopo l'allarme generatosi in particolare di fronte alle immagini degli escavatori che demolivano una parte della scalinata, all'inizio di febbraio.

In breve, l'architetto Lorenzo Anese e il direttore dei lavori ingegner Giuseppe Addamo, hanno illustrato i perché di un intervento necessario e urgente: la struttura, sotto i gradini lapidei, era degradata, tanto che già dopo il 2016 si era intervenuti con diversi interventi puntali di consolidamento e in particolare uno di puntellatura. Questo, per rispondere alle preoccupazione dei consiglieri comunali presenti - ma pure di cittadini e fruitori - spiega perché, nonostante l'urgenza dei lavori strutturali, la parte di scalinata non cantierizzata risulti oggi in sicurezza. 

Tutto ciò che è stato smontato, sia la vetrata centrale, sia i gradini lapidei, è stato catalogato e stoccato, di concerto con la Soprintendenza. Fermo restando l'usura del tempo, il 70-80% del materiale verrà riutilizzato. Mentre il restante sarà scelto in modo da ottenere omogeneità con il progetto preesistente: già oggi, ha notato il direttore dei lavori Addamo, diversi interventi puntuali nel corso dei decenni avevano reso alcune parti disomogenee. Impressionante, nelle foto, l'usura dei solai e delle travi sotto la scalinata, che chiariscono perché Rfi sia intervenuta «appena ottenuti i finanziamenti e i necessari accordi quadro con le imprese». 

Il cantiere ora procederà in tre fasi: di volta in volta si chiuderà una parte della scalinata, si sposteranno e catalogheranno le lastre, e si demolirà e ricostruirà la parte sottostante, e si riposizieranno le lastre. Si è iniziato dal lato destro (quello oggi cantierizzato), per consentire al plateatico del bar accanto di aprire per la bella stagione. Per la ricostruzione (che dovrebbe, terminati i lavori, risultare pressoché identica alla vista rispetto a prima) si preferirà un solaio di tipo "predalles", più resistente e adatto a questi ambienti, ha spiegato il direttore dei lavori.

Termine dei lavori previsto, l'autunno. Un autunno generico, che va da settembre a dicembre, perché intervenendo su materiali pregressi e usurati, i responsabili non si sentono di assicurare una forbice più precisa: «ma entro la fine dell'anno dovrebbe essere tutto finito» ha assicurato Anese, che ha anche auspicato un «percorso di comunicazione proficuo per evitare malintesi». Qualcosa in effetti è andato storto, se sia il Comune sia la Soprintendenza erano a conoscenza del progetto avendo rilasciato le dovute autorizzazioni l'anno scorso. Ma tutto sembra risolto: «Questo deve aver fatto venire un coccolone a qualcuno, mi dispiace» ha scherzato il direttore dei lavori mostrando le foto dell'escavatore che distrugge i solai «ma andava fatto». Tutti i consiglieri comunali presenti hanno ringraziato Rfi e i relatori per la chiarezza.

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