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Cronaca

A Saverio Pastor il premio di veneziano dell'anno 2023

Ha ricevuto il riconoscimento per aver promosso le tradizioni legate alla gondola. La cerimonia domenica 14 gennaio al teatro La Fenice

Saverio Pastor, decano dell'arte dei remeri, è "veneziano dell'anno 2023": il riconoscimento gli è stato assegnato dall'associazione Settemari per aver promosso «la salvaguardia delle tradizioni lagunari più autentiche, presiedendo fin dalla fondazione l'associazione El Felze fra gli artigiani-artisti di tutte le specializzazioni che concorrono alla costruzione e all'arredo della gondola». Pastor ha ricevuto il premio duirante la cerimonia che si è svolta domenica 14 gennaio alle sale apollinee del teatro La Fenice di Venezia, la 44ma edizione del premio.

La presidente del consiglio comunale Ermelinda Damiano, in rappresentanza dell'amministrazione, ha commentato: «Questo prestigioso riconoscimento conferisce il giusto tributo a coloro che, con passione e dedizione, hanno saputo dare lustro a Venezia nel mondo. Sono pertanto entusiasta che quest'anno il premio venga attribuito a Saverio Pastor per aver saputo mantenere viva la tradizione veneziana. Il nostro compito, come istituzione, è di unire le forze con la nostra comunità per valorizzare e salvaguardare questo grande patrimonio materiale ma soprattutto immateriale fatto di persone, umanità e tradizioni che devono essere trasmesse alle nuove generazioni. Il mio complimento va a Saverio e a tutti gli artigiani resilienti che danno lustro e orgoglio alla nostra città».

L'appuntamento è iniziato con la lettura di un messaggio del presidente della Regione, Luca Zaia, e introdotto da Elisa Bellato, docente di antropologia culturale all'università La Sapienza di Roma. Hanno partecipato, tra gli altri, Pier Luigi Borella, coordinatore del premio, e Fortunato Ortombina, soprintendente del Teatro La Fenice, oltre a varie autorità civili e militari.

Il riconoscimento "Il veneziano dell'anno" è promosso dall'associazione Settemari e viene assegnato a persone, enti o istituzioni che abbiano contribuito con la loro attività, il loro impegno e la loro testimonianza al miglioramento sociale e culturale della città o a diffondere il nome e il prestigio di Venezia nel mondo. Tra coloro che hanno ricevuto il premio dal 1978 ad oggi: Uto Ughi e Bruno Tosi, Antonio Rosa Salva, Mara Venier, Giancarlo Ligabue, Egidio Martini, Alvise Zorzi e tanti altri. Tra gli enti, le società e le istituzioni premiate invece, troviamo anche la Comunità mechitarista armena, il Teatro La Fenice e la Comunità ebraica. Mentre nel 2019, anno segnato dall'acqua granda del 12 novembre, era stato attribuito all’unanimità, «per l’immediata e spontanea mobilitazione in soccorso alla città devastata e ferita, alla nuova generazione del terzo millennio che ha saputo diffondere, con alto senso civico e contagioso entusiasmo, stimoli e speranze per il futuro della nostra comunità».
 

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