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Cronaca Marcon

Fedex-Tnt, scioperi nelle aziende di Marcon. A Venezia incontro sindacati-Regione

Nuova mobilitazione, in vista dell'astensione nazionale giovedì e venerdì. Sotto accusa il pesante piano di riorganizzazione: 24 filiali chiuse, 361 licenziamenti e 115 trasferimenti

Nuova giornata di mobilitazione nelle due aziende di spedizione e logistica Fedex e Tnt di Marcon, in vista dello sciopero nazionale di giovedì e venerdì. Sotto accusa il pesante piano di riorganizzazione: 24 filiali chiuse, 361 licenziamenti e 115 trasferimenti. Incontro al Mise il 7 giugno. A Venezia una delegazione di lavoratori e rappresentanti di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti sarà a Palazzo Grandi Stazioni, per l'incontro alle 11.30 con l’unità di crisi della Regione. Presidi a partire dalle 6 davanti alle due sedi di Tnt e Fedex a Marcon, con volantinaggio.

"I lavoratori  - scrive Marcello Salbitani della Filt Cgil Venezia - sono molto preoccupati per il durissimo piano di riorganizzazione annunciato dalle due multinazionali di trasporti e logistica. Un piano che le aziende hanno confermato nella due giorni di trattativa (23-24 maggio) e nell’incontro al ministero dello Sviluppo economico del 25 maggio. Una nuova tornata di incontri è prevista da lunedì 4 a mercoledì 6 giugno, mentre una prima verifica al Mise è in calendario per giovedì 7".

Licenziamenti e trasferimenti

Il progetto della Fedex-Tnt (aziende ancora divise, ma destinate all’integrazione, visto che la Fedex ha acquisito Tnt nel maggio 2016 per 4,4 miliardi di euro) è articolato in quattro procedure complessive tra licenziamenti e trasferimenti collettivi, perlopiù verso Milano e Roma. Cambi di sede che Filt Cgil, Fit Cisl, e Uiltrasporti giudicano “falsi trasferimenti, visto che è improponibile, per una lavoratrice, spostarsi a centinaia di chilometri da casa e famiglia”. 

Nell’incontro al Mise del 25 maggio scorso le due aziende “non hanno preso in considerazione la proposta di ritirare licenziamenti e trasferimenti, ma esclusivamente offerto degli incentivi, non specificati, a chi accetta il licenziamento”. I sindacati hanno ribadito la necessità del ritiro delle procedure, sottolineando che “non è ammissibile, con i bilanci aziendali in attivo, un piano di riorganizzazione che parta dai licenziamenti”.

"No esternalizzazione"

I sindacati continuano a dichiararsi “disponibili al confronto, a partire dalla salvaguardia dei posti di lavoro, dal riconoscimento delle professionalità e dal superamento del modello produttivo basato sull'allungamento della filiera della logistica e della distribuzione delle merci, come nel caso di Tnt, puntando al contrario sull’internalizzazione delle attività, per fare emergere il modello produttivo virtuoso in essere in Fedex”. Giovedì prima giornata di sciopero nazionale. Presìdi e manifestazioni sono previsti in tutta Italia. 

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