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Cronaca

Scontro sui servizi educativi. Lettera alle famiglie. Pd: «Utilizzate mail rilasciate al Comune»

Gli assessori: «È stato attuato il piano assunzioni, impegni mantenuti, interventi svolti e 132 contratti dall'inizio dell'anno. I sindacati: «Numeri inesistenti. Si deciderà per lo sciopero»

L'amministrazione comunale mette in chiaro la propria posizione sui servizi educativi, il personale ausiliario e delle mense, dei nidi e delle scuole d'infanzia, inviando due lettere. Una indirizzata ai genitori. L'altra alle sigle sindacali, Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Csa Ral, Diccap, Cobas e la Rsu, con cui aveva tentato in prefettura il raffreddamento dello stato di agitazione, invano. Lunedì 26 ottobre il nuovo incontro. I sindacati e la rsu sono rimasti fermi sulle richieste espresse di integrazione di personale, fra educatori, insegnanti, ausiliari Ames e cuochi, oltre a un programma educativo per i piccoli. Il Comune, con gli assessori Besio e Zuin delle Politiche educative e del Bilancio, ha chiesto due giorni, poi ha messo nero su bianco.

Il contenuto della lettera

«Gentilissime famiglie, profondamente consapevoli delle difficoltà che tutti stiamo attraversando in questo delicato periodo storico, abbiamo scelto di scrivervi per descrivere l’attuale situazione dei servizi educativi», si legge nella missiva indirizzata ai genitori. «Il Comune gestisce 27 asili nido, 18 scuole dell’infanzia e 7 spazi cuccioli (di cui 6 sono in appalto) in 35 strutture, accogliendo poco meno di 2200 bambini e occupando circa 800 persone, compreso l'indotto. Davanti alla pandemia ci siamo trovati di fronte a una grande sfida, quella di dover garantire un servizio sicuro, ai più alti standard di qualità. Abbiamo assunto nuove maestre e personale ausiliario, in capo ad Ames, oltre a un significativo numero di supplenze e stiamo potenziando il servizio psicopedagogico. Un carico di lavoro sensibilmente aumentato alla luce della situazione emergenziale. Abbiamo approfittato del periodo estivo per procedere a importanti lavori di ristrutturazione di moltissimi edifici scolastici. In questi ultimi giorni, alcune sigle sindacali del Comune e di Ames hanno indetto uno stato di agitazione, tutto questo nonostante la ricerca del dialogo, rappresentando come sia stato fatto tutto il possibile. C'è stato anche uno stanziamento aggiuntivo di 650.000 euro per il personale. Abbiamo già fatto, da inizio anno scolastico, 132 assunzioni, tra tempi determinati ed indeterminati, e altre ne abbiamo in programma. In tale contesto, ulteriori richieste non possono che apparire pretestuose. Vi invitiamo a segnalarci direttamente eventuali situazioni di criticità, all'indirizzo assessore.besio@comune.venezia.it».

Le reazioni sindacali

Non si fanno attendere le repliche. «La giunta - scrive Fp Cgil di Daniele Giordano - invece di fare le scelte giuste racconta alle famiglie che sono state fatte 132 assunzioni, cosa non vera. Sono stati stipulati contratti di supplenza, che vengono attivati al bisogno, e conteggiati come assunzioni. Se davvero avessero fatto 132 assunzioni vorrebbe dire aver aumentato del 40% gli organici. Le assunzioni sono state quelle dei pensionamenti e qualche rafforzamento della squadra jolly. Lo stesso Comune alla richiesta dei 24 part time aveva detto "sì" subito su 15, e poi valutiamo come arrivare a 24. Ma se ne avesse già assunte 132 perché mai assumerne ancora?».

Per la Uil Fpl, «doveroso era investire le risorse sul potenziamento degli organici. Dopo l’esito negativo di conciliazione in prefettura, e il confronto al tavolo del 26 ottobre tra le due amministrazioni, Ames e Comune di Venezia, restiamo sconcertati di fronte al dissenso dimostrato sulle nostre richieste. Non è stata dimostrata l’intenzione di trovare soluzioni in tempi ragionevoli e congrue rispetto al momento d’emergenza. Denunciamo anche la sofferenza che stanno vivendo i dipendenti del settore amministrativo di Ames che da dieci sono passati a tre con una mancanza di comunicazione che costantemente i lavoratori ci segnalano. Dolente è la situazione che presentano i lavoratori fragili che hanno disposizioni molto stringenti e il divieto di entrare a contatto con l’utenza. Si credeva di aver raggiunto un buon standard di tutela, ma da circa 10 giorni è venuta a mancare perché i lavoratori in affiancamento sono spostati a coprire i buchi», scrivono Mario Ragno e Greta Fontana.

Reazioni politiche

Scrivono i consiglieri comunali d'opposizione del Pd, Monica Sambo e Alessandro Baglioni: «Alcuni genitori ci hanno riferito di aver ricevuto la lettera inviata dagli assessori a tutte le famiglie, utilizzando le mail rilasciate dai genitori agli uffici comunali, per scopi interni. Riteniamo sconvenevole che si utilizzino i contatti del Comune per fare dichiarazioni politiche - e sul merito - il possibile sciopero è giustificato dalla grave situazione in cui si trovano gli asili nido e le scuole dell'infanzia del Comune. Dalla carenza di insegnanti ed educatrici e personale Ames, alle condizioni delle strutture: lavandini intasati, caldaie o montacarichi non funzionanti, finestre e porte bloccate in un periodo in cui il ricambio d'aria è una misura necessaria. Ci sono state segnalazioni dei responsabili per la sicurezza in merito al mancato rispetto del distanziamento e carenze di Dpi. È fuori luogo infine - affermano Sambo e Baglioni - che l’assessore indichi la propria mail per le segnalazioni dei genitori». Mentre per il consigliere dell'opposizione, Giovanni Andrea Martini, «stupisce il rivolgersi alle famiglie per attaccare i sindacati e le loro vertenze. Usare le famiglie come sponda è, a dir poco, scorretto. La cosa più grave è l’invito esplicito a indicare educatrici, educatori e maestre responsabili dei disservizi. Questo oltre a rafforzare quel clima antisindacale introdotto dal sindaco nel suo discorso di apertura della consiliatura, tende a minare il dialogo tra genitori e personale della scuola, che è alla base del positivo rapporto che permette una crescita dei bimbi in un clima di fiducia e di stima».

Le misure del Comune

Nella lettera inviata invece ai sindacati, Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl, Csa Ral, Diccap, Cobas e la Rsu, il Comune afferma: «Le previsioni del piano assunzionale sono state attuate tramite l’assunzione di 11 nuove unità a tempo indeterminato assegnate da inizio dell’anno scolastico. L’amministrazione ha proceduto con un incremento delle assunzioni del personale supplente per garantire la gestione in sicurezza dei Nes, nuclei educativi speciali, secondo il protocollo di sicurezza condiviso con i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza. Dall’inizio delle attività educative si sono stipulati 102 contratti di lavoro a tempo determinato. Gli avvisi per il reclutamento di nuove educatrici sono ancora aperti. Prosegue la sostituzione di tutti i lavoratori in situazioni di fragilità: 25 unità di personale sostituite con 4 maestre perdenti sede e il rimanente con personale supplente. Si prosegue l’attivazione di ulteriori contratti part-time per arrivare a 15, ferme restando le valutazioni circa le eventuali ulteriori necessità. Per quanto riguarda Ames si deve sottolineare come in vista dell’apertura delle scuole e degli asili la società abbia effettuato la formazione a tutti i 270 dipendenti e abbia proceduto a consegnare materiale di pulizia, visiere e camici monouso a tutti i dipendenti (dispositivi non obbligatori) per complessivi 780 dispositivi, 2 mascherine al giorno da utilizzare ogni 4 ore di lavoro pari a circa 30.480 fino al 31 dicembre, guanti, gel igienizzante, calzari. In Ames si sono aggiunte, ad oggi, ulteriori 10 unità e a breve verranno assunti ulteriori 5 dipendenti. Complessivamente sono state avviate 132 situazioni contrattuali, 102 in Comune a tempo determinato e 11 a tempo indeterminato, 15 in Ames a tempo determinato e 4 a tempo indeterminato».
  

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