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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Anti-terrorismo al Ghetto, sindacati di polizia locale: «No operatori allo sbaraglio»

Sulpl: «Lo Stato decida se siamo forze dell'ordine o impiegati comunali». Fp Cgil: «Sempre in prima linea sul territorio, ma non per rincorrere emergenze di altri»

Dallo scorso fine settimana il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica a Venezia ha disposto un rafforzamento della sicurezza in Ghetto e nei siti d'interesse ebraico, con un maggior numero di forze dell'ordine a seguito del riesplodere della crisi in Medio Oriente. A presidiare le aree "sensibili" anche agenti della polizia locale di Venezia. «Li avevamo già visti con tutta la loro professionalità in servizio durante la Mostra del Cinema - commenta il Sindacato unitario dei lavoratori di polizia locale (Sulpl) - Mentre cercano di convincerci che la polizia locale non è polizia giudiziaria e non può arrestare, qui fa attività anti-terrorismo. Non compare sull’ordine di servizio, ovviamente, dove la qualificazione dell’attività è: "Servizio di viabilità in Ghetto". Ma parliamo di terrorismo - prosegue il sindacato - Serve una seria preparazione, non si possono mandare operatori allo sbaraglio a improvvisare attività che richiedono anni di addestramento».

Nulla in contrario alla formazione, precisa il Sulpl. «Possiamo prepararci ad affrontare determinate situazioni ma ci devono essere dati gli strumenti e le risorse per farlo (e le tutele). Fino a quel momento, non possiamo accettare di essere "carne da macello" - dice l'organizzazione - Lo Stato decida una volta per tutte cosa dev'essere la polizia locale. Se è "forza di polizia" vanno riconosciute le nostre attività per quelle che sono realmente - conclude la sigla - con tutto ciò che ne consegue. Oneri e onori. Se invece ci vogliono impiegati comunali, alla pari degli altri, ci tolga la scritta “Polizia” dalla divisa».

Giovedì si è svolto l’incontro che la Funzione pubblica della Cgil aveva chiesto per approfondire i servizi che la polizia locale sta svolgendo al Ghetto. «Abbiamo scritto una lettera al sindaco Luigi Brugnaro chiedendogli di assumersi un impegno con il governo per affrontare il problema della carenza di personale nelle forze dell’ordine nel territorio veneziano in maniera tempestiva, per non mettere in servizio il Corpo con finalità diverse da quelle previste dalle norme», afferma Paolo D’Agostino (Fp Cgil Venezia). La sigla fa sapere che il comandante della polizia locale Marco Agostini ha dato delle informazioni sui servizi di potenziamento della sicurezza, tenuto conto di quanto sta accadendo in Medio Oriente. «Gli uomini impiegati sono 4 al giorno, individuati fra i trenta volontari che avevano chiesto di fare il corso specifico per l’utilizzo delle armi scorpion in dotazione al corpo - afferma D’Agostino - e i servizi chiesti dalla prefettura, coordinati da altre forza di polizia e militari presenti nell’area, durano fino a martedì 17 ottobre». Il Corpo, ha precisato il sindacato, è in prima linea nei servizi al territorio. «Occorre un intervento strutturale per evitare che le funzioni della polizia locale vengano distolte dalle continue emergenze causate da una cronica carenza di personale di altre polizie».
      
 

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