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Cronaca

Vaccini, il nuovo dg di Ulss 3 sposa la linea-Flor: «Il programma è azzerare le scorte»

Oggi il primo punto stampa di Edgardo Contato, a capo da ieri dell'azienda sanitaria Serenissima. Obiettivo vaccinare tutti gli insegnanti entro la fine del mese

Ieri il dirigente della Sanità veneta Luciano Flor aveva predicato la necessità di utilizzare tutti i vaccini disponibili, avendo accantonato le dosi necessarie per effettuare i richiami. Oggi il nuovo direttore generale dell'Ulss 3 Edgardo Contato - appena insediatosi e per questo ancora in fase di ambientamento - ha confermato la direzione, che è quella di non tenere nulla nei frigoriferi. L'epidemia ha ripreso a correre in Veneto negli ultimi giorni, per quanto con segnali non ancora allarmistici se confrontati con quelli che provengono dai territori circostanti, e il vaccino «è un bene prezioso», come ha specificato il nuovo diggì, per questo motivo «stiamo programmandoci perché lo ricevano tutti».

Proprio quello dei vaccini è stato il tema principale della prima conferenza stampa ufficiale di Contato dalla sede dell'Ulss 3 di Mestre. Da quanto emerso, per gli insegnanti nel territorio di competenza dell'Ulss 3, circa 14mila, la programmazione è stata impostata da qui a metà mese, con una copertura molto ampia. Secondo i piani, al giro di boa di marzo poco più di 8mila dovrebbero ricevere la prima dose di vaccino, poi «se come anticipato dalla Regione ci sarà un ulteriore approvvigionamento di altre 7mila dosi, entro fine mese potremmo aver vaccinato tutti gli insegnanti (quelli che intendono farlo, ndr) sotto i 65 anni», ha spiegato Contato.

Il programma dell'azienda sanitaria, quindi, è quello di arrivare all'azzeramento delle scorte. «Per Moderna quasi in assoluto, - ha quindi aggiunto - per quanto riguarda Pfizer, invece, ci terremo una minima scorta sotto il 10%, per avere all'occorrenza la seconda dose». L'Ulss ha anche riservato 4mila dosi per le forze dell'ordine che sono già pronte per essere somministrate, e i contatti con prefettura, questura e carabinieri «sono in corso per mettere a frutto queste dosi».

L'impegno del nuovo corso sul fronte vaccini è chiaro: «La situazione è delicata e fluida, - ha concluso Contato - nel piano vaccinale ci sono prese di posizione diverse, il nostro piano è quello di prendere alla lettera le indicazioni dall'organo centrale. Non abbiamo intenzione di mettere delle variabili. Rispettare le regole ha un significato».

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