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Cronaca

Soldi per il posto barca, indagato funzionario Magistrato alle Acque

L'uomo, assegnato ad altro incarico, ha subito già una perquisizione. Si indaga su pagamenti di denaro per una "spintarella" alle pratiche

Terremoto in laguna. Un funzionario del magistrato alle Acque, come riporta il Gazzettino, sarebbe finito sotto inchiesta per aver intascato notevoli somme di denaro nel corso degli anni garantendo, in cambio, una “spintarella” per l'ottenimento degli stalli acquei negli spazi demaniali. Per lui ora l'accusa è quella di concussione.

UN POSTO AL SOLE – Se per il centro storico è il Comune ad occuparsi degli stalli, le acque del Demanio sono invece di competenza del magistrato delle Acque, in uno strano caso di “sovranità divisa”. Proprio le assegnazioni di questi spazi, che corrispondono alle zone del Lido, della Giudecca, e più in generale di tutti i fiumi e i canali della laguna, sono finite sotto indagine. L'accusato avrebbe richiesto somme di denaro anche superiori ai mille euro alla volta in cambio di “consulenze” per le pratiche e la compilazione dei moduli per il posto barca, spesso chiamando in causa anche un geometra che, secondo testimoni, avrebbe studiato planimetrie dei canali e altri aspetti tecnici.

SOLDI IN ACQUA – Stando alle pratiche per la concessione, comunque, raramente queste “spintarelle” si concludevano come sperato: nella maggior parte dei casi il dipendente pubblico intascava i soldi e poi concedeva di ormeggiare “temporaneamente” in un posto barca, promettendo a breve il perfezionamento della pratica, che però non avveniva. Il funzionario del magistrato, nel frattempo trasferito a un altro incarico, ha già subito una perquisizione e numerosi sono i cittadini che avrebbero testimoniato contro di lui. All'uomo ora non resta che chiedere di essere interrogato o depositare una memoria difensiva per chiarire la sua posizione.

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