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Cronaca Marghera / Porto Marghera

Porto di Venezia, una settimana di sciopero dei lavoratori della Nuova Clp

Astensione dal primo al sette agosto. Dopo la tregua di fine aprile le trattative per il nuovo bando si sono di nuovo bloccate. Filt, Fit e Uilt: «Nessuna prospettiva di assunzione per i precari, condizioni inaccettabili». Proclamato lo stato di agitazione

Una settimana di sciopero dei lavoratori della Nuova Clp attende il porto di Venezia. Un'astensione prevista dal primo al sette agosto, decisa dopo il confronto tra i sindacati dei trasporti Filt, Fit e Uilt e l'Autorità portuale. Gli operatori, fanno sapere le organizzazioni confederali di rappresentanza degli addetti, verificati i contenuti delle "Linee guida per il nuovo bando" di assegnazione dell'operatività portuale, «non ritengono il documento garante della continuità e sostenibilità del lavoro dei dipendenti e delle loro famiglie».

In altre parole gli operatori della Nuova Clp (Compagnia dei lavoratori portuali) non ritengono che il documento possa garantire la possibilità di stabilizzazione dei lavoratori somministrati, che da molto tempo aspettano di uscire dalla precarietà e che due bandi di gara distinti sul Porto di Venezia Marghera e Chioggia garantiscano l’unico vero strumento di tutela della clausola sociale di tutti i lavoratori (in caso di cambio di appalto).

Gli addetti della Nuova Clp hanno chiesto alle istituzioni della portualità e ai terminalisti di intervenire per una soluzione definitiva della vertenza, che è iniziata con tre giornate di sciopero il 26, 27, 28, aprile 2023, e che ha comportato un grave danno ai lavoratori e a tutta la portualità veneziana.

La sospensione delle iniziative di protesta aveva avuto luogo in considerazione dell’apertura di un tavolo di confronto con Autorità portuale, al fine di arrivare a un protocollo condiviso sulle linee guida del bando. Nonostante il confronto, a tratti anche acceso tra le parti, e la presentazione di un documento unitario, che esprimeva complessivamente i contenuti necessari alla tutela dei lavoratori, ad oggi gli operatori ritengono che non sia stato prodotto un risultato sufficiente. Per questo, allo stato di agitazione (astensione dalle prestazioni di lavoro straordinario e non collaborazione, anche per la tutela dell'incolumità psico-fisica dovuta alle condizioni climatiche di caldo estremo) le sigle Filt Cgil, Fit Cisl e Uilt Uil aggiungono il sostegno alle iniziative di protesta dei lavoratori e procalamano una settimana di astensione dal lavoro dal primo al sette agosto.

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