L'uomo caduto in acqua salvato da un taxi e da una mascareta: «Era sfinito e gridava»
Il racconto del tassista: «Ancora qualche minuto e forse non sarebbe più riuscito a rimanere a galla. Lui era in difficoltà, non mi sono girato, ma penso di aver fatto una cosa normale»
«Arrancava, ormai era in acqua da diversi minuti, mi sono avvicinato e insieme a me anche una mascareta con una coppia a bordo è venuta verso l'uomo in difficoltà. Insieme siamo riusciti a tirarlo sù sull'imbarcazione a remi, che è più bassa, per poi affidarlo qualche minuto dopo alla polizia locale». D.T., tassista acqueo da oltre vent'anni, ripercorre i minuti concitati del salvataggio di un uomo domenica pomeriggio, che era finito in acqua in Canal Grande dopo essersi buttato dal vaporetto della linea 1 tra Ca D’oro e San Stae.
«Erano le 18, mi trovavo lì e ho visto l'uomo in Canal Grande mentre il vaporetto ne segnalava la presenza e dal mezzo pubblico era stato lanciato dalla parte posteriore un salvagente, che però era caduto lontano dalla persona immersa. Così sono arrivato vicino a lui, mentre anche la mascareta si avvicinava, e sono arrivato prima avendo il motore - racconta D.T. - Gli ho passato subito il salvagente del taxi, facendo in modo che l'uomo - era un veneziano - si aggrappasse, tenendolo sù affinché non finisse sott'acqua. La barca a remi nel frattempo è arrivata e tutti assieme, perché da solo sarebbe stato impossibile, siamo riusciti a tirarlo sù sulla mascareta e a metterlo in salvo».
Ancora un po' e forse non ce l'avrebbe fatta. «Da diversi minuti era ormai immerso, gridava ed era in difficoltà, sfinito. Di certo non potevo voltarmi dall'altra parte. Tornassi indietro, lo rifarei - dice il tassista lagunare - lo trovo un gesto del tutto normale, una cosa che chiunque avrebbe fatto vedendo una persona in pericolo. Non mi sento un eroe. Anche la coppia in barca si è mossa come me». Alcuni minuti dopo la persona è stata presa in carico dall'imbarcazione dei vigili poco dopo sul posto e messa al sicuro. Per la temperatura ancora gelida dell'acqua e per il peso dei vestiti inzuppati ha rischiato di annegare, solo il tempestivo intervento ha permesso il lieto fine.