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Cronaca Dorsoduro / Fondamenta San Basilio

Il tram corre in centro storico, via libera al terminal di San Basilio

La Soprintendenza ha dato l'ok al progetto di Comune e Porto, ma per realizzarlo serviranno molti soldi e la cancellazione dei piani regolatori

Via libera al tram fino a San Basilio: anche la Soprintendenza concede il suo ok al terminal per il “siluro rosso” in centro storico, un progetto che vale oltre cinquanta milioni di euro ma che per venire realizzato, come riporta la Nuova Venezia, dovrà passare sopra al precedente piano regolatore generale di Santa Maria e San Basilio, modificando le destinazioni a uso e verde pubblico e residenziale delle zone interessate. Comune e Porto sono quindi concordi, ma ora toccherà alla Provincia con la propria Commissione Via e poi al commissario Zappalorto valutare il piano, che, tra le novità. Include anche un nuovo punto di attracco per le navi da crociera, l'ottavo in laguna.

IL PROGETTO - Il percorso del tram è già definito: correrà lungo la rampa di Santa Marta e quindi lungo la riva, muovendosi dietro la vecchia chiesa e proseguendo poi alle spalle della banchina portuale fino al terminal. Tre le fermate previste: una in prossimità del ponte pedonale di collegamento con piazzale Roma e people mover, una proprio a Santa Marta e una al capolinea di San Basilio. Il Comune dovrebbe spendere 15 milioni per il collegamento tramviario, il nuovo approdo e un ponte pedonale sul canale della Scomenzera, per avvantaggiare i passeggeri dal porto. 24 milioni arriveranno invece dalla Marittima, che costruirà il terminal da 28 mila metri cubi al posto del piazzale d’imbarco dei traghetti, trasferiti a breve a Fusina. La vecchia stazione marittima di San Basilio si trasformerà nella casa del tram e ospiterà anche diverse attività commerciali, e per pagare probabilmente si ricorrerà ad un intervento in finanza di progetto. Sempre al Porto spetta poi il restauro di tre ex magazzini (altri 7,5 milioni di spesa) e la costruzione di un nuovo parcheggio multipiano da 700 posti sul molo di Levante (altri due milioni di euro). Infine l'ente di Paolo Costa dovrebbe investire dieci milioni nell'area dell'ex lavaggio treni di Santa Marta, ma, per il momento, quello è solo un “impegno”.

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