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Economia Porto Marghera

Vertenza del porto sul bando per il lavoro interinale, revocato lo sciopero

Proclamato dieci giorni fa dal primo al 7 agosto è stato sospeso. Venerdì mattina l'Autorità portuale, i terminalisti e i sindacati hanno raggiunto un'intesa

Intesa raggiunta, lo sciopero di una settimana proclamato dai portuali è sospeso. L'Autorità di sistema portuale, i terminalisti e le organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl e Uilt Uil hanno raggiunto un'intesa sul bando di gara della fornitura di lavoro temporaneo in porto. L’accordo prevedendo la possibilità di due distinti bandi di gara secondo le sigle è garante della clausola sociale dei lavoratori.

Inoltre, un importante risultato è stato conseguito sulla organizzazione delle “disdette dei terminalisti” migliorando i tempi di preavviso dei turni e della conciliazione fra i temoi di vita e lavoro dei dipendenti. Passi avanti anche in tema di formazione a tutela della sicurezza e per l'accrescimento della professionalità della Nuova compagnia dei lavoratori portuali (Nclp). Per questo i sindacati hanno sospeso le iniziative di protesta sino a conclusione degli iter di gara.

«Il Consiglio comunale di Chioggia ha approvato il nostro ordine del giorno per il bando unico, ma dall'Autorità c'è un dietrofront inaccettabile», commenta Jonatan Montanariello, in veste di consigliere comunale del Partito Democratico a Chioggia, dove ha presentato come primo firmatario un ordine del giorno dei dem in merito alla questione del bando di gara per l’affidamento del lavoro temporaneo nei porti di Venezia e Chioggia.

«È passata all'unanimità la richiesta di tenere un bando unico, nel pieno rispetto della legge vigente e del fatto che l'unitarietà sta già nei fatti, visto che Venezia e Chioggia appartengono alla stessa Autorità portuale. È tuttavia emerso che il presidente Fulvio Lino Di Blasio sta tenendo un'altra posizione (quella del doppio bando) - continua Montanariello -. La doppia assegnazione si rivelerebbe molto onerosa per Chioggia, con la Serviport che chiuderebbe a causa di insostenibili costi di gestione. Lo stesso presidente di Serviport, Massimo Naccari, sta lanciando in queste ore un allarme circa il rischio che, nei giorni di fermo, venga impedito ai lavoratori chioggiotti di essere utilizzati a Marghera, sostituiti dagli interinali, e messi in cassa integrazione a salario ridotto. Si prefigurerebbe un danno erariale».

Dieci giorni fa i lavoratori della Nuova Clp avevano annunciato uno sciopero di una settimana dal primo al 7 agosto. «Verificati i contenuti delle "Linee guida per il nuovo bando" di assegnazione dell'operatività portuale - avevano detto Filt Cgil, Fit Cisl e Uilt Uil - Non riteniamo il documento garante della continuità e sostenibilità del lavoro dei dipendenti e delle loro famiglie». Oggi, venerdì 28 luglio, l'intesa sembra essere stata raggiunta.

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