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Domenica, 28 Aprile 2024
Mestre

Stretta dei controlli per intercettare lo spaccio, straniero bloccato con l'eroina gialla

L'arresto mercoledì in via Piave. Per lui convalida e divieto di dimora in Veneto. Consumatori a Mestre da tutte le province

Arrivano da fuori provincia per acquistare la droga e non è detto scelgano il treno per raggiungere Mestre. I controlli delle forze dell'ordine e della polizia locale in stazione sono continui e stringenti. E se il rischio aumenta non è improbabile la scelta di un mezzo diverso dal treno per fare tappa nel quartiere "fragile". Non sempre chi acquista in loco consuma all'istante la propria dose: a volte viene intercettata e sequestrata altrove. La polizia locale mercoledì ha arrestato uno straniero in via Piave, con diverse dosi di eroina gialla. Tenuto in cella nella notte è stato convalidato giovedì e per lui è stato disposto il divieto di dimora in Veneto.

Intanto il Comune è partito con il progetto "New Way": l'estensione in orario diurno dell'attività degli operatori di strada già iniziata a fine 2022 in orario notturno con il servizio "Stop and Go". Il progetto prevede la presenza sette giorni su sette, dalle 8 alle 21, di due equipe di operatori di strada che si muoveranno con due automezzi furgonati lungo le strade interessate dal fenomeno dello spaccio e del consumo di sostanze stupefacenti. Non vi sarà quindi alcuna interruzione del servizio Stop and Go. Il nuovo servizio sarà affidato sperimentalmente aa una cooperativa che già gestisce le attività in orario notturno. Il lavoro degli operatori di strada del servizio New Way, che si integrerà con quello del personale del Comune, consisterà nel contatto con i consumatori, finalizzato all'orientamento ai servizi comunali e sanitari e all'accompagnamento al drop in per una più adeguata assistenza.

«Il progetto ha lo scopo di garantire un intervento sociale di prossimità su strada ed è rivolto alle persone che hanno una dipendenza da sostanze stupefacenti - spiega Simone Venturini, assessore alla Coesione sociale - Scopo del servizio è, da un lato, ridurre ed eliminare i comportamenti di queste persone che possono arrecare disagio, degrado e danno ai cittadini che abitano e lavorano in città e, dall'altro, offrire alle persone dipendenti da sostanze l'accesso a servizi basilari quali toilette e docce in un luogo lontano dalle abitazioni. Il compito degli operatori sarà inoltre quello di garantire, alle persone che lo desiderano e accettano, un percorso sociosanitario di presa in carico finalizzato all’uscita dalla condizione di dipendenza in collaborazione con l'Ulss 3».

«L'inserimento abitativo si affianca e si combina a interventi di accompagnamento e supporto alla persona portati avanti da équipe multi-professionali. Oppure un dormitorio comunale - è la posizione del comitato ViviAmo Marghera - Al fine di evitare comportamenti anti-sociali, ad esempio risse o reati come furti e scippi, serve un centro diurno, ad esempio un drop in in zona stazione, con la possibilità di impiegare le persone in attività durante il giorno (per esempio laboratori)».

Rimane in carcere il sudamericano senza fissa dimora che martedì ha fatto irruzione in farmacia all'Europa di via Piave e dopo aver ordinato una crema ha provato ad andare via senza pagare. Bloccato dal titolare è andato in escandescenze: ha atterrato il medico rompendogli un dito, ha morso al braccio un altro farmacista e ha preso a calci espositori e scaffali. Il giudice gli avrebbe dato i domiciliari, ma non avendo l'uomo un posto dove stare non è stato possibile scarcerarlo.

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