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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Cavallino-Treporti

Muore giovane di Cavallino in barca al Redentore, aveva 28 anni

Riccardo Nardin era alla guida del natante con due ragazze, rimaste illese. Nell'urto contro una briccola è stato sbalzato in acqua e non è più riemerso. Ritrovato dai sommozzatori dei vigili del fuoco. Indagini della polizia locale di Venezia. Altro incidente all'alba

Un morto in barca al Redentore. Aveva 28 anni. Era arrivato per godersi lo spettacolo della notte dei fuochi dal Comune di Cavallino Treporti. Al termine dei fuochi, tra le barche che si spostavano per liberare il Bacino San Marco, il natante con tre persone a bordo si è scontrato contro una briccola e nell'urto il giovane, Riccardo Nardin, ha perso la vita. 

Il ritrovamento

Si sa che era insieme a due ragazze. Lui era alla guida dell'imbarcazione e nel colpo è stato sbalzato in acqua e non è più risalito. Lo hanno recuperato senza vita i sommozzatori dei vigili del fuoco di Venezia, mentre le due giovani non hanno avuto conseguenze. L’incidente è accaduto tra San Giorgio e San Servolo. I vigili del fuoco e i sommozzatori che erano di servizio alla manifestazione, iniziando le ricerche di superficie e sotto acqua hanno trovato il corpo privo di vita del giovane, come accertato dal personale del Suem. Sul posto la polizia locale di Venezia ha compiuto rilievi e indagini per ricostruire la dinamica del mortale.

Il cordoglio dei sindaci Roberta Nesto e Luigi Brugnaro

Il cordoglio dei sindaci Nesto e Brugnaro

Riccardo Nardin, originario di Cavallino, aveva fatto il Nautico a Venezia e lavorava nel settore del trasporto marittimo turistico (per la società "Il Doge di Venezia"). Lascia un fratello e una sorella, più giovani, la mamma Ursula e il papà Olindo. Nella sera del Redentore, celebrata come ogni anno nel sabato precedente alla terza domenica di luglio (per ricordare la fine dell'epidemia di peste degli anni 1575-1577 che a Venezia portò alla morte oltre un terzo della popolazione), nella città lagunare un tappeto di barche (centinaia) popola il Bacino San Marco e il canal Grande fino all'Arsenale, in attesa dell'imponente spettacolo pirotecnico che strabilia residenti e visitatori dalle 23.45. Il canale tra San Giorgio e San Servolo dove Riccardo Nardin ha perso la vita, è quello dove defluisce la maggior parte delle imbarcazioni dirette alle spiagge del Lido, dove i giovani aspettano l'alba festeggiando con i falò e le angurie.

I veneziani non ricordano, nonostante la solita grossa concentrazione di barchini che si sposta contemporaneamente alla fine dei fuochi, un dramma simile da anni. Domenica sono stati diversi i sopralluoghi della polizia locale sul punto dell'incidente. Verifiche, osservazioni e misurazioni utili all'indagine che quasi certamente vedrà l'apertura di un fascicolo in procura. Molti gli aspetti da chiarire come la velocità e l'illuminazione. Il comandante della polizia locale di Venezia, Marco Agostini, esortando a una riflessione, ha ricordato come solo quest'anno il mortale del Redentore sia il quinto incidente con barchini coinvolti in laguna. In attesa della ricostruzione del disastro costato la vita al giovane di Cavallino, sulla bricola sono apparsi un mazzo di fiori e uno striscione: "Riposa in pace, Riccardo". «Sono fiori di barena che abbiamo portato sul luogo dell'impatto dove si è spezzata una giovane vita», ha scritto in un post Facebook il consigliere comunale Marco Gasparinetti.

Mazzo di fiori sulla briccola della tragedia

Il cordoglio della società "Il Doge di Venezia"

«Oggi è venuto a mancare un nostro giovane collega. Esprimo il mio cordoglio personale e di tutti i collaboratori del gruppo doge per la scomparsa prematura. Ci stringiamo tutti attorno alla sua famiglia e ai suoi affetti più cari», scrive in Facebook il titolare Renzo Novelli.

Un altro incidente all'alba

Poco prima delle 6.30 di domenica in uno scontro tra due imbarcazioni nel bacino della stazione Marittima di Venezia, tre persone in acqua sono state salvate e recuperate dai vigili del fuoco. Lo scontro è avvenuto all’altezza della briccola 75 e un cabinato è affondato. I vigili del fuoco accorsi dalla Marittima, da Venezia centro storico e con il nucleo sommozzatori, hanno recuperato le tre persone, che non hanno riportato ferite, comunque assistite dal personale del Suem. Sul posto la polizia di Stato e la Capitaneria di porto.

Scontro fra barche in Marittima, un cabinato è affondato

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