Una collezione archeologica di 226 reperti torna allo Stato
Alcuni elementi risalgono all’Etruria antica dal IX al V sec. a.C.; altri al VI e III sec. a.C. e all'età imperiale romana
Un'importante collezione archeologica, formata da 226 reperti, è stata presentata oggi nello storico salone del Piovego di Palazzo Ducale. Si tratta di una collezione rappresentativa di varie classi ceramiche e manufatti bronzei riferibili a corredi funerari di necropoli dell’Etruria antica dal IX al V sec. a.C.; di materiali italici dal VI al III sec. a.C. e di materiali vitrei di età imperiale romana.
I beni sono stati verificati, e successivamente sequestrati, nel novembre 2022 dal nucleo carabinieri tutela patrimonio culturale di Venezia nell’ambito di un’attività ispettiva della Soprintendenza per il Comune di Venezia e Laguna. Gli accertamenti effettuati hanno permesso di verificare che la collezione si era formata a partire dagli anni Settanta del secolo scorso, con un primo nucleo di 39 reperti, per poi giungere a complessivi 239 elementi, di cui la stragrande maggioranza era priva di qualsiasi attestazione di provenienza.
Determinante è stata la completa collaborazione alle indagini da parte dell’ultimo detentore, una volta comprese lacune e criticità, relativamente alla provenienza dei beni e alla proprietà degli stessi. Al termine delle attività, la procura di Venezia ha decretato il dissequestro della collezione e la sua consegna alla Soprintendenza per il Comune di Venezia e Laguna.