rotate-mobile
Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Cure ospedaliere

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di VeneziaToday

Impatto dei carichi di lavoro sulla qualità delle cure in ospedale

Non è per nulla trascurabile il numero di decessi in ospedale collegati a errori medici prevenibili: l'Institute of Medicine stima che nella realtà degli USA il numero si avvicini a 100.000 per anno. La maggior parte degli errori è causata da condizioni di lavoro deficitarie; una di queste è rappresentata da eccessivi carichi di lavoro; i carichi di lavoro pesanti infatti determinano affaticamento e come conseguenza una maggiore probabilità di commettere errori, sia per quanto riguarda i medici che il personale infermieristico. Con la sempre maggiore pressione economica esercitata sugli ospedali e la riduzione del personale sanitari o, i carichi di lavoro sono progressivamente aumentati. Il rischio è di una minore sicurezza per i pazienti ricoverati.
Un recentissimo studio di Michtalik, pubblicato su JAMA Internal Medicine, ha valutato queste problematiche intervistando online 890 hospitalist americani, invitati a fornire una auto-valutazione dell'organizzazione del loro lavoro, intendendo per safe workload quello che consentiva un minimo spazio per errori o rischi per il paziente. In particolare, l'impatto dei carichi di lavoro sulla qualità delle cure è stato valutato (secondo una scala da 1 a 5) in termini di mortalità, complicanze e morbilità, ritardi nel ricovero o nella dimissione, errori terapeutici (non correlati a scarse conoscenze o inesperienza), attivazione di procedure diagnostiche non necessarie, elevato tasso di riospedalizzazione a 30 giorni, scarsa soddisfazione dei pazienti. . Il 40% degli hospitalist che hanno risposto alla intervista ha confermato che almeno una volta al mese il loro carico lavorativo aveva superato livelli di sicurezza per i pazienti in cura (per il 36% degli intervistati anche più di una volta alla settimana); e tra gli eventi avversi da eccessivo carico lavorativo venivano riportati la necessità di un trasferimento del paziente a più alta intensità di cura, complicanze o morte. Questo studio ha sicuramente dei limiti rappresentati da una auto-valutazione da parte dei medici intervistati circa i rischi che hanno corso i loro pazienti in cura. Tuttavia è di fondamentale importanza che chi dirige ed amministra gli ospedali valuti periodicamente i carichi lavorativi, individuando standard di sicurezza. La riduzione dei costi della sanità deve essere re alizzata in modo saggio ed oculato. Il principale meccanismo adottato per ridurre i costi sanitari è di pagare meno i servizi erogati nell'assunto che così si aumenti la produttività e l'efficienza; e gli amministratori degli ospedali perlopiù rispondono a questa logica riducendo il personale ed aumentando i carichi lavorativi. Ma oltre un certo limite questa impostazione può determinare una qualità sub-ottimale delle cure, il che può generare in modo paradosso un aumento dei costi sanitari.

Michtalik HJ et al. JAMA Intern Med 2013 Published online, January 28. doi:10.1001/jamainternmedi.2013.1864

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cure ospedaliere

VeneziaToday è in caricamento