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Cronaca

Nuove regole per le elezioni a Ca' Foscari, è rivolta all'università

Li.S.C., Lista Saperi Critici, protesta contro le nuove norme di presentazione dei candidati, comunicata via mail il 6 settembre. A pochi giorni dal termine. Possibili azioni "clamorose"

Scatta la Rivolta a Ca' Foscari. Oggi potrebbero esserci forme di protesta "clamorose". Motivo del contendere il cambiamento in corsa delle regole per presentare le proprie liste e i propri candidati alle elezioni per il nuovo Consiglio di amministrazione del senato accademico. E' la lista "antagonista" Li.S.C., Lista dei Saperi Critici,  a sottolineare l'inghippo: le nuove norme sarebbero state comunicate via mail il 6 settembre scorso via mail a tutti gli studenti. "Ci costringono a raccogliere le firme esclusivamente nei dipartimenti - commenta un'esponente della lista - ma ora sono chiusi perché le lezioni non sono ancora iniziate. E' periodo di esami".

ARRIVA LA PROTESTA: SEGRETERIA DI CA' FOSCARI OCCUPATA

Queste nuove modalità di raccolta adesioni, secondo il gruppo, favorirebbero strutture più organizzate in Ca' Foscari, parte "dell'estabilishment", con la volontà quindi di mettere i bastoni tra le ruote alle voci critiche più scomode: "In questo modo vogliono farci fuori - continua la studentessa - A Padova tutto viene fatto per via telematica, qui, invece, è tutto molto più arretrato".

 

 

Termine ultimo per presentare le firme il 12 settembre, ma con questo cambio in corsa il rischio è che alcuni non possano avere le carte in regola: "Chiediamo che venga data una settimana in più a tutti", affermano i componenti della lista, che quest'oggi manifesteranno il loro disappunto nella sede centrale di Ca' Foscari per chiedere che venga rispettato "il principio di democrazia". Possibili "forti" azioni di protesta, nonostante alcuni candidati di altre liste spieghino che le "norme sono le stesse delle elezioni precedenti, avvenute nel 2010. Non c'è nulla per cui protestare".

 

LA RISPOSTA DELL'UDU - "Come Unione degli Universitari ci siamo stupiti della protesta messa in atto a mezzo stampa dagli studenti facenti parte di Li.S.C. - recita una nota - Ci dispiace sapere che questi ragazzi stiano trovando difficoltà nel trovare sostegno alle proprie candidature nei vari dipartimenti a causa delle tempistiche, e naturalmente auguriamo loro di riuscirci".

La volontà, dichiara la coordinatrice della lista Ilaria Gervasoni, è che ci sia la massima democrazia nell'ateneo. Però "il regolamento esiste, e ha come scopo quello di tutelare sia gli elettori che i candidati. Il termine nella presentazione delle liste funziona proprio come garanzia per questi soggetti, per fare in modo che non ci possano essere stravolgimenti dell’ultimo minuto o operazioni poco pulite".

Finisce nel mirino la dichiarazione della Li.S.C. secondo cui le norme siano state "manipolate" per favorire altri rappresentanti: "E' onestamente eccessivo - continua Ilaria Gervasoni - visto che il regolamento è, nella sostanza della presentazione delle candidature, uguale a quello utilizzato per le scorse elezioni dei rappresentanti, a maggio 2010. In due anni quindi la sostanza del regolamento non è stata modificata, men che meno per favorire o sfavorire qualcuno".

Anche perché, secondo l'Udu, i veri problemi sono altri: "Concentriamoci sulle questioni reali - conclude la nota - soprattutto in un momento come questo. Per chi aspira a fare il rappresentante, è necessario però il rispetto delle norme e attenzione nella lettura dei regolamenti, senza scaricare i propri sbagli (che consideriamo senza dubbio in buonafede) sugli altri. Questa volta, davvero l’Ateneo ha svolto tutto attenendosi strettamente al regolamento. Ci auguriamo quindi che i ragazzi di Li.S.C. riconoscano il loro errore, invece di pretendere ora che venga mandato in deroga il regolamento elettorale richiedendo, a tutti gli effetti, quello che riteniamo un ingiusto favoritismo contro chi il regolamento l’ha rispettato e ha agito secondo i termini".
 

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