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L'indagine / Mira

Crediti fiscali del superbonus moltiplicati all'insaputa dei clienti: sequestro da 9,5 milioni

La guardia di finanza indaga su un sistema di frode diffuso in varie zone d'Italia. I primi a denunciare sono stati due proprietari di casa, di Mira e Salzano, che si sono accorti delle irregolarità controllando i propri cassetti fiscali

La guardia di finanza è impegnata in questi mesi in una nuova indagine su una serie di frodi, legate al superbonus 110%, che hanno portato per il momento al sequestro di crediti falsi per 9,5 milioni di euro. Gli accertamenti sono partiti da due casi esposti, rispettivamente, da un pensionato di Mira e da un imprenditore di Salzano, che hanno presentato denuncia a partire dal mese di marzo 2023.

I due proprietari avevano fatto eseguire lavori di ristrutturazione delle proprie abitazioni usufruendo del superbonus. Controllando i propri cassetti fiscali, però, si sono resi conto che gli importi dei loro crediti edilizi erano stati ceduti, con un valore duplicato o triplicato, a società totalmente diverse da quelle che avevano realmente realizzato i lavori. Insospettiti, hanno informato i finanzieri di Mirano, che hanno avviato le verifiche. È emerso che, in qualche modo (il meccanismo è ancora oggetto di indagine), i truffatori avrebbero avuto accesso ai documenti originali dei lavori e, all'insaputa dei titolari, avrebbero trasferito i crediti a società terze (probabilmente fittizie), moltiplicandone il valore. L'obiettivo era, successivamente, rivendere i crediti ad aziende "reali", inconsapevoli della frode.

L'intervento rapido dei finanzieri ha permesso di bloccare alcuni di questi trasferimenti. In un caso gli investigatori hanno intercettato una società di Firenze che stava per vendere i crediti ad una ignara azienda energetica veneziana e hanno informato la procura toscana, che ha emesso un provvedimento d'urgenza: la frode è stata bloccata poche ore prima di andare a segno, portando al sequestro dei crediti per un valore di 9,5 milioni di euro.

Si tratta dei primi risultati nell'azione di contrasto a quello che sembra essere un sistema articolato, diffuso e sofisticato. Altri provvedimenti, i cui dettagli non sono ancora stati resi noti, sono in corso. Si calcola infatti che decine di proprietari di casa, soprattutto in Veneto, possano essere finiti in una frode di questo genere. La guardia di finanza sta cercando di capire se ci sia una "mente" unica dietro alle truffe e, nel frattempo, invita i proprietari beneficiari di superbonus a consultare periodicamente il proprio cassetto fiscale, segnalando eventuali irregolarità.

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