Nuovo maxi terminal in Marittima: "Ora anche 10 navi tutte assieme"

Inevitabile che all'inaugurazione del terminal crocieristico più esteso del Mediterraneo le Grandi Navi "approdassero" d'un tratto nel dibattito. Martedì mattina in Marittima c'erano tutti i massimi esponenti locali. C'erano il sindaco Giorgio Orsoni e il presidente del Veneto Luca Zaia. Le domande erano obbligate, le risposte altrettanto. Visto che si giocava in casa di Vtp, Venezia Terminal Passeggeri, che tra tre giorni potrà ospitare da otto a dieci navi in contemporanea.

ORSONI: "GRANDI NAVI, O IL GOVERNO SI MUOVE O LO FAREMO NOI"

Il primo cittadino lagunare ha fatto capire che il tempo sta per scadere e che quindi il governo (cui spettano le decisioni finale sul passaggio delle Grandi Navi davanti a San Marco) deve darsi una mossa: "Un grande porto deve sempre guardare al futuro e adeguarsi alle esigenze del mondo che cambia - ha dichiarato - In modo però da non danneggiare la città e la laguna. Io sono un sostenitore di un suo sviluppo ordinato (non è un mistero che il sindaco indichi il terminal di Marghera come approdo per le grandi navi, ndr). Credo che siamo in molti ad essere stanchi di annunci che poi non si concretizzano sulle Grandi Navi. Il governo ci dica che cosa ha intenzione di fare nel rispetto della città. Attenderò paziente finché sarà possibile, dopodiché qualche azione potrà essere presa dall'amministrazione comunale e dal sindaco. Un'ordinanza? Proveremo a studiare quello che potremo fare".

ZAIA: "CHI VUOLE ALLONTANARE LE GRANDI NAVI SENZA SOLUZIONI VENGA A PARLARE CON I LAVORATORI"

Se Orsoni chiede al governo di darsi una mossa, il presidente del Veneto Luca Zaia non guarda certo a Marghera come soluzione "tampone". In attesa dello scavo del Contorta-Sant'Angelo: "La nostra posizione è chiara - dichiara schietto - fuori le grandi navi dal canale della Giudecca quando ci sarà una viabilità alternativa per arrivare in Marittima. Chi vuole allontanarle senza quest'ultima sappia che noi non siamo della partita". Dopodiché un attacco al movimento che vuole subito le imbarcazioni da crociera lontane da San Marco: "I movimenti d'opinione vengano a parlare con i 4mila lavoratori che rischiano di perdere il lavoro o con l'indotto delle navi da crociera che porta circa 150 milioni di euro o con tutti gli operatori che gravitano sul porto che fanno un fatturato di 273 milioni di euro. Deve esserci una tutela della città ma la crocieristica deve anche restare qui".

Sulla stessa lunghezza d'onda il presidente dell'autorità portuale Paolo Costa, che concorda sul fatto che le grandi navi debbano allontanarsi dal canale della Giudecca: "Ma - sottolinea - spero che al più presto ci mettano in condizione di far arrivare qui le navi in modo diverso".

L'inaugurazione del nuovo Terminal crociere in Marittima

D'ora in avanti quindi in Marittima potranno approdare da otto a dieci navi in contemporanea, dopo un lavoro di recupero da dodici milioni di euro di una struttura da 14mila metri quadri degli anni Trenta. "Il terminal 109/110 rappresenta l'ultimo tassello del piano di riqualificazione della Marittima che da un obsoleto porto commerciale è stato trasformato in una stazione passeggeri all'avanguardia - ha dichiarato alle autorità presenti il presidente di Vtp, Sandro Trevisanato - da oggi disponiamo di 260mila metri quadrati di superficie operativa complessiva, 93mila metri quadri di superfici coperte in fabbricati, uno specchio acqueo di 123.700 metri quadrati, otto terminal passeggeri, cinque parcheggi e oltre 3.200 metri di banchina. Una riconversione industriale condotta con criteri di massima razionalizzazione degli spazi, attenzione al risparmio energetico ed ecosostenibilità. Garantendoci anche un ruolo da protagonista nel settore fieristico e congressuale".

TREVISANATO (VTP): "L'ECCELLENZA E' QUI"