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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Maltempo, in queste ore il passaggio delle piene. Zaia: «Fiumi più sicuri con i bacini di laminazione»

L'aggiornamento del presidente del Veneto. «Piogge abbondanti e vento di scirocco, condizioni da "tempesta perfetta" che preoccupano». Meteo in via di miglioramento

L'allerta prosegue ma il meteo in via di miglioramento fa ben sperare. Dopo una notte di apprensione, in queste ore l'attenzione è concentrata in particolare sulla piena del fiume Tagliamento, che sta attraversando il territorio di San Michele subito prima di sfociare in mare, al confine con il Friuli. Il ponte lungo la statale 14 è stato chiuso la mattina in via precauzionale e poi riaperto alle 16.30. «Abbiamo avuto tanta piovosità - ha confermato il presidente del Veneto, Luca Zaia, nel corso del punto stampa di stamattina - e i danni maggiori sono sulle spiagge, tra Jesolo, Bibione e Caorle, dove il vento ha causato maree che hanno eroso la costa». Nel resto del territorio si registrano principalmente smottamenti e piccole o medie frane. Complessivamente, ha riepilogato il governatore, «dovremmo uscirne con le ossa meno rotte di quello che pensavamo».

Quello che si sta verificando in questi giorni è uno scenario già noto: oltre alle precipitazioni (in media sono scesi 150 millimetri d'acqua in 24 ore) «c'è il vento di scirocco, che spinge il mare verso la costa e di conseguenza i fiumi faticano a scaricare - riepiloga Zaia -. Per fortuna Venezia è salva grazie al Mose. Inoltre possiamo dirci soddisfatti per il lavoro fatto a livello regionale, in particolare l'efficienza dei modelli di previsione e l'efficacia dei bacini di laminazione realizzati negli ultimi anni, che accumulano l'acqua abbassando il livello dei fiumi. Ne abbiamo 10 già funzionanti e altri 13 in via di costruzione». Nelle ore scorse sono stati attivati quelli del Muson dei Sassi a Riese Pio X (Treviso), di Caldogno e di Montebello (Vicenza).

Altre piene significative stanno interessando l'Adige a Verona, con un'intensità di 1100 metri cubi d'acqua al secondo, e il Piave a Nervesa della Battaglia e a Ponte di Piave. «L'altezza dell'acqua è al secondo livello di soglia - spiega l'assessore alla protezione civile, Gianpaolo Bottacin - quindi molto al di sotto del terzo, che era stato superato ad esempio con la tempesta Vaia». Ora «i bacini sono già in fase di scarico: vengono attivati per alcune ore, il tempo di far transitare il colmo di piena, e successivamente svuotati».

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Al termine dell'allerta inizieranno le ricognizioni per quantificare i danni. Oltre alle spiagge, spiega Zaia, «dovremo valutare lo stato degli argini dei fiumi dopo questo "stress test", quindi programmare interventi di risanamento, sia degli argini che dei fondali. Siamo sicuri che troveremo anche le gallerie create dalle nutrie, che sono un pericolo per la sicurezza».

Inoltre, «serviranno ancora fondi nazionali da impiegare per la sicurezza idrogeologica dei territori: le manutenzioni, i lavori per completare gli altri bacini, come quello strategico di Pra dei Gai, nel comune di Portobuffolè, proprio per la tenuta del Livenza. Servono molte risorse». A proposito di risorse, il governatore ha fatto presente che «non ci sono novità sui rimborsi per i danni delle grandinate estive, infatti siamo molto preoccupati. Il conto aumenterà con questi ultimi eventi atmosferici».

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