rotate-mobile
Gli aggiornamenti / San Marco

Piazza San Marco, dalla Soprintendenza le novità sugli scavi in corso

Sempre più probabile l'individuazione della chiesa di San Gemignano, riemergono l'antica pavimentazione e un'area di mercato

I cantieri per il restauro dei masegni in corso continuano a regalare nuove informazioni e dati sul passato della Piazza e di Venezia, grazie al lavoro della Soprintendenza archeologica e della ditta esecutrice degli scavi Semper srl. Dopo le anticipazioni della testata di settore Archeoreporter, poche ore fa la Soprintendenza ha comunicato gli aggiornamenti sui lavoro in corso attraverso le sue pagine social, di fatto annunciando la chiusura del saggio ora aperto davanti al Caffè Quadri e la prossima prosecuzione dei lavori. 

«Grazie ai nostri precedenti saggi in altri punti della Piazza e alla pianta degli scavi eseguita da Federico Berchet (alla fine del XIX secolo ndr), siamo in grado di fare ipotesi sempre più precise riguardo la nascita e l’evoluzione di Piazza San Marco così come la conosciamo oggi. Ipotizziamo infatti, con sempre più sicurezza, di aver trovato una serie di murature e livelli pavimentali attribuibili all’antica Chiesa di San Geminiano risalente all’alto Medioevo». Si tratta di una chiesa, come ricordano i tecnici della Soprintendenza, di cui si era persa memoria della sua esatta collocazione fino al precedente scavo, sempre eseguito nell'ambito del restauro dei masegni, collocato poco più in là, di cui erano stati comunicati i risultati alla fine di febbraio facendo il giro del mondo. In quel contesto era stata portata alla luce anche una sepoltura con almeno sette individui. Il nuovo scavo ha permesso «di individuare decine di livelli pavimentali mai individuati prima che testimoniano come sia stata modificata diverse volte l’intera area Marciana» e una piccola moneta. In particolare, sono stati individuati alcuni plinti che venivano utilizzati, questa è l'ipotesi, per inserire i pali in legno dell’antico mercato della piazza, molto più piccola di quella attuale. Anche in questo nuovo saggio è stata individuata una sepoltura (tipico per le aree circostanti le chiese nell'Alto medioevo). Le indagini post-scavo, sui materiali e sui corpi, consentiranno di avere più informazioni e datazioni più precise.

«I risultati delle nostre indagini non solo contribuiranno alla protezione e alla conservazione del sito, anche in previsione di eventi eccezionali come le maree, ma arricchiranno la conoscenza storico-archeologica dell'evoluzione dell'area Marciana nel corso dei secoli - assicurano dalla Soprintendenza. I tecnici del ministero intendono «elaborare una planimetria archeologica esaustiva, integrando i nostri risultati con le precedenti scoperte di Federico Berchet e Giacomo Boni - gli archeologi che hanno lavorato sulla piazza più di cent'anni fa - al fine di offrire una visione più completa e accurata della storia di Piazza San Marco». Concluso questo saggio, il cantiere si sposterà in piazzetta San Marco. Gli scavi, di concerto col Comune, si concluderanno in modo da non intralciare i grandi eventi previsti in Piazza a partire dalla fine di aprile. Dalla Soprintendenza comunicano che le novità archeologiche saranno raccontate anche sui canali Rai: i giornalisti della tv nazionale sono andati sul cantiere a intervistare Sara Bini, funzionaria archeologa della Soprintendenza responsabile dello scavo, e Cinzia Rampazzo, archeologa della ditta Semper s.r.l. che segue i lavori sul campo.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Piazza San Marco, dalla Soprintendenza le novità sugli scavi in corso

VeneziaToday è in caricamento