Iniziano i lavori di restauro nella Basilica di San Marco
Investimento di 3,3 milioni di euro, concessi dal ministero, per ristrutturare una serie di elementi danneggiati dagli allagamenti. Ad occuparsi del cantiere sarà l'impresa Lares, che prevede oltre due anni di lavori
Saranno avviati nei prossimi giorni i nuovi lavori di restauro all'interno della Basilica di San Marco: un insieme di interventi del costo complessivo di 3,3 milioni di euro e della durata prevista di due anni e quattro mesi, che permetterà di dare nuova vita ai rivestimenti lapidei dell’ala nord del nartece (l’atrio della basilica) e alla cappella del Santissimo Sacramento.
Le pareti del nartece sono state fortemente danneggiate dalle cristallizzazioni saline in seguito ai frequenti allagamenti degli ultimi anni, i più gravi a fine 2019: aree che ora sono protette dalla barriera in vetro temporanea che circonda l'edificio e che lo difende dalle acque alte, incluse quelle inferiori ai 110 centimetri, misura in cui entrerà in funzione il Mose. Un altro importante intervento di restauro avrà luogo sulle decorazioni del pavimento dell’altare del Santissimo Sacramento, nel transetto sud della basilica, anch'esse rovinate dall’acqua alta del 2019.
L'operazione è stata presentata oggi, 20 giugno, nella sala convegni Sant’Apollonia, dal procuratore di San Marco Carlo Alberto Tesserin assieme al procuratore Bruno Barel, al soprintendente Fabrizio Magani e al proto Mario Piana, che ha dato conto delle tipologie di interventi. Tutto il progetto sarà possibile grazie all'acquisizione di un finanziamento concesso dal ministero della cultura nell’ambito del piano strategico 2021-2023 “Grandi progetti beni culturali”, poi assegnato alla soprintendenza di Venezia e alla procuratoria di San Marco come stazione appaltante.
Alla gara d’appalto indetta dalla procuratoria hanno partecipato 27 imprese. Quella vincitrice è risultata la Lares, storica impresa operante nei restauri a Venezia che ha già seguito importanti cantieri in città. Presente in sala oggi, l’amministratore della società, Mario Cherido, al termine dell’incontro ha firmato il verbale di assegnazione dei lavori. La restauratrice Carla Tomasi ha assicurato la conclusione del cantiere, come detto, entro la fine del 2025. Per il soprintendente Magani, l'operazione rappresenta un intervento storico, che si avvale anche della documentazione presente negli archivi della basilica.
