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Lunedì, 29 Aprile 2024
Grandi navi

Scavi per il canale di accesso alla Marittima, piano da 21 milioni di euro

L'Autorità portuale ha aggiudicato la progettazione dell'intervento di dragaggio del canale Vittorio Emanuele

L'Autorità portuale procede con l'iter che porterà allo scavo manutentivo del canale Vittorio Emanuele III per l'accesso delle grandi navi alla Marittima di Venezia. Nella giornata di venerdì ha comunicato di avere assegnato l'attività di progettazione all'associazione di imprese costituita dalle società di ingegneria Proger Aqua e Hmr Ambiente.

La previsione è di portare il canale a 8 metri in profondità e 70 di ampiezza, rimuovendo circa 655mila metri cubi di fanghi dal fondale, per un investimento stimato in 21 milioni di euro. In questo modo il canale sarà percorribile dalle navi da crociera, che potranno tornare a ormeggiare nel centro storico di Venezia navigando lungo il tragitto Malamocco - canale dei Petroli. Ora le imprese individuate dovranno occuparsi della progettazione, che sarà sottoposta alla valutazione di impatto ambientale entro settembre 2024.

A valutare le proposte è stata una commissione nominata dal commissario Fulvio Lino Di Blasio e composta da diversi esperti di opere lagunari: l’ingegnere Matteo Graziani, direttore tecnico dell’Autorità portuale, il professor Francesco Napolitano, direttore del dipartimento di ingegneria civile dell’università La Sapienza di Roma e l’ingegnere Paolo Menegazzo, responsabile dell’area pianificazione strategica trasportistica dell’Autorità portuale. L’organo ha valutato sette proposte giunte da altrettanti raggruppamenti di imprese a partire da ottobre 2023, data di apertura della gara pubblica.

In base alle direttive della gara, l'associazione di imprese selezionata dovrà «svolgere specifici approfondimenti ambientali e idrodinamici, oltre ad apposite simulazioni di navigazione che andranno a identificare il miglior equilibrio tra la manutenzione della cunetta di navigazione e la dimensione delle unità navali in transito». Primaria importanza, specifica l'Autorità portuale, «è data alla valutazione degli effetti dell’intervento in relazione al disinquinamento dei canali, alla circolazione dei flussi mareali nei pressi del ponte della Libertà, alla ricostruzione di strutture necessarie all’implementazione dell’equilibrio morfologico».

«L’aggiudicazione ha identificato un raggruppamento di aziende cui è stato assegnato il miglior punteggio tecnico, pur in presenza di un ribasso economico inferiore ad altre offerte - chiarisce il commissario Di Blasio -. Vogliamo infatti offrire alla città la soluzione tecnicamente più completa, perché l’equilibrio fra ambiente e portualità è il nostro punto di riferimento. Pur trattandosi di un'attività ordinaria, ovvero l’escavo manutentivo per riportare un canale portuale alle quote previste dal piano regolatore, l’opera prevede la redazione di contenuti necessari per essere sottoposta alla procedura di valutazione di impatto ambientale. Inoltre, il progetto si integra con altre attività in corso che riguardano l’area della stazione Marittima, in particolare la realizzazione di impianti di “cold ironing” per permettere la fornitura elettrica alle navi da terra in modo da non utilizzare i motori in fase di ormeggio».

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