rotate-mobile
Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca San Donà di Piave

Veneto orientale razziato dai ladri Case "ripulite" due volte in un mese

Serie di furti in abitazione tra San Donà e Jesolo. Una 57enne nel corso di questo mese ha dovuto denunciare suo malgrado due incursioni

Torna l'emergenza criminalità lungo le strade di San Donà, Jesolo e, più in generale, del veneto orientale. Ladri e malviventi continuano a prendere di mira le abitazioni della zona e, come riporta il Gazzettino, capita persino che la stessa casa venga “visitata” due volte nell'arco di pochi giorni.

DOPPIO COLPO – È quello che è accaduto a una 57enne di San Donà, che questo mese, a distanza di appena tre settimane, è stata vittima di ben due effrazioni in casa, in via Montepiana. Il primo episodio sarebbe avvenuto il 3 ottobre, il secondo solo martedì. Se la prima volta i delinquenti sono riusciti a portarsi via ben 700 euro in gioielli la seconda, paradossalmente, li ha visti andarsene senza refurtiva ma lasciandosi alle spalle danni per oltre duemila euro. La vittima racconta infatti che i topi d'appartamento hanno scardinato porte e finestre, messo a soqquadro ogni stanza e frugato in ogni anfratto. Al momento della denuncia i carabinieri non hanno potuto fare altro che riferire alla donna come la sua fosse la decima casa della zona saccheggiata in una sola giornata. La vittima ora vive nell'impotenza e teme per l'incolumità dei suoi quattro cani di piccola taglia, che la prima volta sono finiti a terra a causa di un sonnifero ma che in altre occasioni potrebbero non cavarsela altrettanto a buon mercato.

A JESOLO – Anche il litorale sembra offrire terreno fertile ai topi d'appartamento. Via Cristo Re, a Jesolo, continua infatti ad essere una delle “mete privilegiate” per i ladri, che nei giorni scorsi hanno scassinato gli infissi di numerose abitazioni per poi “ripulire” ogni cosa di valore su cui riuscissero a mettere le mani, dai contanti ai gioielli, passando per tutto quello che c'è nel mezzo. L'allarme criminalità continua anche nell'area dell'ex discoteca “Le Capannine”, che nonostante i tentativi di riqualifica continua ad essere un punto di ritrovo per malviventi e sbandati, che certo non si fanno problemi a superare una recinzione. Recentemente, con un occhio proprio alla zona del Sandonatese, comandanti dei vigili e amministratori comunali si sono trovati ad un tavolo per discutere sulle possibili soluzioni, ma per il momento è difficile scorgere una luce in fondo al tunnel.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Veneto orientale razziato dai ladri Case "ripulite" due volte in un mese

VeneziaToday è in caricamento