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Brondino (ncd): per aiutare i profughi è importante dar loro un lavoro

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di VeneziaToday

Riceviamo e pubblichiamo:

"Come tutti sanno l'arrivo di alcuni profughi presso il Lido di Venezia ha sollevato in città un aspro dibattito. A questo proposito credo sia doveroso ricordare la figura di Giorgio Pontello, che insieme alla moglie e un piccolo gruppo di volontari tanto si è speso per aiutare i profughi che alcuni anni fa arrivarono alle Muneghette, vicino all'Arsenale.

Facevo anche io parte di quel gruppo di persone, e ricordo con affetto e commozione la loro capacità di accoglienza e la loro attenzione verso i meno fortunati.

Tornando alla situazione attuale, proprio dalla mia personale esperienza posso dire che la gestione di queste persone che arrivano in condizioni disperate, non è per nulla facile.

Da un lato c'è un problema di comunicazione legato al fatto che spesso non parlano inglese e francese ma solo la lingua del paese di origine. Dall'altro va sottolineata anche l'enorme distanza culturale che ci separa.

Se dal punto di vista umano l'opera dei volontari è veramente utile e preziosa, dal punto di vista burocratico e gestionale imbastire un percorso di integrazione è veramente difficile e richiede operatori competenti e qualificati che sappiano tenere la situazione sotto controllo 24 ore su 24.

Ecco perché penso che sia assolutamente indispensabile che i migranti siano coinvolti in lavori socialmente utili, in corsi di italiano, in attività che occupino le loro giornate e che permettano alla comunità che li ospita di interagire con loro. Questo permette non solo un controllo costante per evitare spiacevoli episodi di illegalità, ma dà la possibilità ai profughi che vogliano restare di integrarsi in società.

Tenere un gruppo di persone in centri chiusi senza un'occupazione non fa altro che scatenare in loro rabbia e inquietudine, con il rischio che si creino problemi di sicurezza nelle comunità che li ospitano. Per questo auspico che anche al Lido i profughi non siano abbandonati a loro stessi, ma ci si adoperi per rendere la loro accoglienza un esempio anche per altre città.

Anna Brondino

Presidente Circolo Nuovo Centrodestra Venezia 1"

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