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Consiglio di fuoco su Porto Marghera, Orsoni: "Sono incazzato come voi"

Il sindaco è intervenuto in municipio a Mestre di fronte ai lavoratori. Dal segretario della Cgil di Venezia Montagner e dal presidente di Confindustria Venezia Brugnaro appelli all'unità

Dopo le proteste di stamattina dei lavoratori dello stabilimento Nsg/Pilkington di Porto Marghera, che hanno dato vita un corteo che ha attraversato a piedi il ponte della Libertà mandando nel caos la viabilità cittadina, il "ring" si è trasferito in municipio a Mestre in occasione del Consiglio comunale sulla piaga occupazionale che investe Porto Marghera. Una quarantina di lavoratori dei 175 che rischiano il posto nello stabilimento di produzione del vetro e alcuni operai della Vinyls hanno fischiato l'arrivo del sindaco Giorgio Orsoni, che ha comunque cercato di preparare il terreno per un'unità di intenti tra istituzioni e rappresentanti dei lavoratori: "Io sono il primo a essere incazzato - ha dichiarato il primo cittadino - Perché le vostre difficoltà sono le difficoltà di tutti noi. Sono le difficoltà di chi amministra questa città, cui tutti voltano le spalle quando si chiede un aiuto nella gestione".

Il sindaco ha preso la parola dopo gli interventi di sindacalisti e del presidente di Confindustria Venezia Luigi Brugnaro. A loro e ai politici presenti si è rivolto per chiedere unità d'intenti: "Dobbiamo prendere in mano il nostro destino - ha dichiarato Orsoni - Non vogliamo più delegare a nessuno la politica di sviluppo del nostro territorio. Noi promuoviamo la città metropolitana, ma prima di essa io sono convinto che l'impegno forte dell'amministrazione comunale posa essere di grande aiuto per le industrie del territorio. Per esempio stiamo pensando a uno sconto da introdurre all'Imu nelle aree industriali. E' una situazione difficile, lo sappiamo, ma nelle situazioni difficili si vede maggiormente la solidarietà delle forze politiche nel far superare ai cittadini questa situazione".

Il primo cittadino lagunare ha annunciato che mercoledì sarà anche lui all'incontro al ministero dello Sviluppo economico sulla vertenza Pilkington: "Credo che la presenza del sindaco possa dare un segnale forte", ha sottolineato.

Parole che confliggono con i dati che arrivano dal settore manifatturiero: secondo una ricerca di Unioncamere Veneto e Camera di Commercio di Venezia a livello tendenziale il trend del settore segna per gli ordini interni -7,4% (-4,5% la variazione congiunturale, cioé rispetto al trimestre precedente, il secondo del 2012), la produzione -6,2% (-2,2% la variazione congiunturale), -6,2% il fatturato (-3,9% la variazione congiunturale) e -1% su base annua l'occupazione (-0,4% a livello congiunturale).

In precedenza si era espresso con toni simili anche il segretario generale della Cgil di Venezia Roberto Montagner: "Noi abbiamo in questo momento 4.405 lavoratori che non sanno se avranno un futuro, di cui il 37% sono lavoratori che hanno un'età superiore ai 45 anni (Vinyls, Pilkington, Beltrame e altri), accanto a questi ci sono gli impiegati negli appalti - ha dichiarato - Una massa enorme di lavoratori che non hanno oggi un minimo di prospettiva. Si stanno concludendo le amministrazioni in deroga specie per le ditte al di sotto dei 15 dipendenti e non abbiamo certezza che ci siano risorse oltre a maggio. C'è un punto di fondo - ha sottolineato Montagner - se noi continuiamo a percorrere crisi per crisi senza pensare a un'area composita di Porto Marghera, senza una visione d'insieme e una soluzione generale penso che non ce la faremo. Noi dobbiamo far pesare di più il peso politico di Venezia. I grandi viaggi al ministero a Roma non hanno portato a niente, tra un po' saremo accolti dagli uscieri. Facciamo noi un tavolo su Porto Marghera - ha concluso - facciamolo qua".

Il presidente di Confindustria Venezia Luigi Brugnaro punta ancora una volta sulla Città metropolitana: " Se continuiamo a giocare in difesa prenderemo sempre gol - ha dichiarato - La città metropolitana serve a fare gruppo, ad aumentare il 'peso' di Venezia. Io propongo una Agenzia di sviluppo che possa entrare in azione per capire che tipo di investitori si ha davanti. Se dietro c'è un progetto industriale vero. Questa è una proposta ai sindacati su cui spero continueremo a lavorare".

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