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Cronaca

Maltempo, il ministro attiva la procedura per il ristoro dei danni in Riviera

Ma sarà un iter lungo e complesso, come spiega il senatore Speranzon dopo un colloquio con il ministro Musumeci. Intanto a Portogruaro la stima provvisoria dei danni è di circa 3 milioni di euro

Dopo il tavolo di lavoro promosso dal Comune di Dolo per affrontare la gestione dei danni causati dal nubifragio in Riviera del Brenta, da Roma arriva la notizia dell'avvio della procedura per la stima e l'eventuale ristoro dei danni.

Ad annunciarla è il senatore veneziano Raffaele Speranzon (FdI), che sulla questione si è attivato con il ministro per la protezione civile: «Ho parlato con il ministro Nello Musumeci per fare il punto della situazione sugli eventi atmosferici che hanno riguardato in particolare il nostro territorio, causando danni ingenti in tutti i comuni della Riviera del Brenta - spiega Speranzon - Il ministro mi ha confermato che è pervenuta al dipartimento dalla Regione la richiesta della dichiarazione dello stato di emergenza nazionale per il Veneto. Purtroppo, la complessità della stima dei danni, la relativa verifica e il successivo risarcimento non potranno essere immediati per il complesso meccanismo che verrà attivato».

Saranno infatti i tecnici del dipartimento nazionale e di quello regionale a compiere la verifica dei danni denunciati e valutare l’importo delle prime risorse da stanziare attraverso il Fondo emergenze e la dichiarazione di emergenza da parte del Consiglio dei ministri. «Il ministro - prosegue Speranzon - mi ha assicurato che si procederà in maniera spedita, tenendo comunque conto della contestuale analoga richiesta di altre Regioni e della indispensabile trasparenza da assicurare nella definizione dei danni».

Nel frattempo si muovono anche le amministrazioni del Veneto orientale, colpito dal maltempo pochi giorni prima, il 13 luglio. A Portogruaro, il commissario straordinario ha firmato oggi la relazione descrittiva per la richiesta di deliberazione dello stato di emergenza nazionale. Nella documentazione, trasmessa alla Regione Veneto, sono stati riportati i danni al patrimonio pubblico e la rendicontazione dell’impatto economico sul territorio: sono 123 le attestazioni arrivate al Comune da parte di privati e aziende, con una prima stima di danni che ammonta a poco più di 3 milioni di euro. La relazione è finalizzata all’iter di riconoscimento dello stato di calamità.

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