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Cronaca

Il giorno della memoria e gli assurdi parallelismi tra Shoah e green pass

Il 27 gennaio si celebra la giornata in memoria di milioni di persone che furono deportate, perseguitate e uccise. Calimani: «La Shoah non può essere ridicolizzata»

In questi giorni si celebra, con iniziative in tutto il mondo, il giorno della memoria. Sono passati 77 anni dal 27 gennaio del 1945, data in cui fu svelata al mondo la tragedia dei campi di sterminio nazisti. Una realtà che ha rappresentato il punto finale di un percorso di odio, di persecuzione e di morte a danno di milioni di persone. «Il Veneto è unito a tutta la sua Comunità ebraica nel celebrare questo giorno - è il messaggio scritto per l'occasione dal presidente della Regione, Luca Zaia - consapevole che la memoria e la conoscenza sono gli strumenti irrinunciabili nella promozione dei valori della civile convivenza, della tolleranza, della libertà. Le cronache - aggiunge - ci raccontano che c’è ancora chi non guarda in faccia la realtà della storia, attraverso tesi negazioniste o battute banalizzanti». Zaia contesta, in particolare, «la diffusione di immagini con parallelismi tra le persecuzioni naziste e i provvedimenti contro il contagio. Il seme della banalizzazione - conclude - è rischioso quanto quello del negazionismo».

Lo stesso messaggio è stato lanciato da Dario Calimani, presidente della Comunità ebraica di Venezia, durante la cerimonia cittadina di domenica scorsa al Teatro La  Fenice: una condanna a quella fetta di "no vax" e "no green pass" che strumentalizza la Shoah, facendo propaganda contro le restrizioni di tipo sanitario e paragonandole alle atrocità del nazifascismo. «Quando si parla di Shoah le si accostano sempre più spesso altre tragedie - ha detto Calimani - Non si accetta che ogni tragedia dell’umanità sia tragedia a sé che merita il suo momento di attenzione e commemorazione per permettere alla gente di meditare sullo specifico, anziché generalizzare e globalizzare il dolore. È inevitabile allora che si giunga al limite di banalizzare la Shoah con analogie improprie, fino recentemente allo scandaloso confronto con il green pass obbligatorio. E nessuno se ne scandalizza troppo, come se si trattasse di un’innocua e semplice battuta. La Shoah viene così ridicolizzata».

Il giorno della memoria si celebra per ricordare lo sterminio del popolo ebraico e tutti coloro che hanno subito la persecuzione, la deportazione, la morte, o che si sono opposti rischiando la propria vita. «È dovere morale - fa presente un messaggio del prefetto di Venezia - ricordare lo sterminio, l'infamia delle leggi razziali, la prigionia e la morte nei campi nazisti». Alcune tra le tante iniziative: domani mattina, 27 gennaio, la cerimonia in campo del Ghetto con rappresentanti della Comunità ebraica, della Regione e del Comune di Venezia; tra il 27 e il 28 gennaio, la posa di 30 nuove pietre d'inciampo nel territorio del comune di Venezia (per la prima volta una a Mestre); tre appuntamenti al Museo M9 di Mestre, il 26 gennaio e il 3 e 5 febbraio; un'esposizione e una rassegna radiofonica dell'università Ca' Foscari. E poi tanti eventi in tutto il territorio metropolitano, rivolti soprattutto ai più giovani.

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