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Cronaca Tessera

L'aeroporto riceve le osservazioni di comitati e categorie: un mese per le modifiche al masterplan

Dalla pressione turistica al moto ondoso, dalle emissioni fino all'impatto del progetto su verde, viabilità e comparto sicurezza dei passeggeri. Le criticità, le proposte, i suggerimenti e le richieste

Giunge al termine il dibattito pubblico sul masterplan presentato da Save, gestore dell'aeroporto Marco Polo di Venezia, che nei mesi scorsi ha presentato i propri progetti di sviluppo fino al 2037. La società calcola che nei prossimi anni lo scalo di Tessera arriverà a essere frequentato da almeno 20 milioni di passeggeri all'anno (quasi il doppio di quelli attuali), di conseguenza ha programmato di investire circa 2 miliardi di euro tra infrastrutture e interventi di sostenibilità.

Come previsto per legge, Save negli ultimi mesi ha organizzato una serie di incontri pubblici per ascoltare le osservazioni e le perplessità di residenti, comitati, associazioni di categoria e ordini professionali. In tutto 9 incontri, nei quali sono emerse le questioni più significative e le critiche principali ai piani di espansione: le domande presentate sono 165 e molte di queste riguardano le possibili conseguenze sul fronte della pressione turistica a Venezia, ma anche aspetti ambientali e di mitigazione.

Pressione turistica

I risultati sono stati presentati oggi, 14 giugno, dal coordinatore del dibattito, Andrea Pillon. Ora, come spiegato dallo stesso Pillon, «la società Save ha un mese di tempo per analizzare tutto ciò che è emerso e scrivere il proprio dossier», che stabilirà quali modifiche apportare al piano e motiverà le proprie scelte. «Il tema che ha permeato il dibattito - sottolinea Pillon - è quello dei flussi di traffico, in particolare l'incremento previsto e l'incidenza che questo potrà avere in termini di pressione sulla città storica. Sono state espresse delle preoccupazioni: tra gli interventi si chiede che i flussi siano ridotti e che il traffico venga distribuito anche su altri aeroporti. Save ha presentato dati precisi sulle previsioni dell'impatto dell'aeroporto sulla città, facendo notare che sarà marginale rispetto alle presenze turistiche complessive. Alcuni lo considerano comunque eccessivo e non sostenibile, ma la richiesta in generale è di attivare un processo di governance ampio, assieme ad enti locali e operatori, necessario per gestire il fenomeno dell'overtourism e non subirlo».

Impatto ambientale

Altre preoccupazioni riguardano l'impatto ambientale e sonoro che potrà derivare da un maggior numero di voli, sia civili che cargo. «Ci sono delle relazioni sulle curve del rumore - ha spiegato Pillon - e sull'impronta sulla qualità dell'aria: dipendono molto dall'evoluzione tecnologica, che è già in atto e migliorerà nel tempo, portando ad aeromobili più capienti, che inquineranno di meno e faranno meno rumore». I cittadini, chiaramente, chiedono di monitorare questi fattori. Curiosità è emersa sulla costruzione di due vertiporti, uno dei quali sarà realizzato all'interno del sedime aeroportuale, mentre il secondo più vicino al centro abitato: anche in questo caso Save valuterà la possibilità di allontanarlo dalle case, come richiesto.

Ferrovia e ciclabili

C'è poi il tema del traffico automobilistico. Save prevede che si ridurrà progressivamente, soprattutto grazie alla realizzazione del nuovo collegamento ferroviario (progetto di Rfi). «L'obiettivo di Save - ha spiegato Pillon - è ridurre al massimo l'uso dell'auto per raggiungere l'aeroporto, di conseguenza anche l'utilizzo dei parcheggi». Inoltre il piano pone attenzione alla mobilità pedonale tramite camminamenti, revisione delle fermate del bus e nuove piste ciclabili. «Le ciclabili previste sono state apprezzate - rileva Pillon - ma è stato chiesto di connetterle con la rete esistente, realizzandone una anche su via Orlanda»: un'opera, questa, che eventualmente sarà di competenza comunale e rientrerà nel Pums. Apprezzati, infine, il piano di decarbonizzazione dell'aeroporto entro il 2030 e quello della costruzione di un parco agrivoltaico, mentre i cittadini chiedono garanzie sul bilancio tra gli alberi che saranno abbattuti e le nuove alberature.

La sicurezza

Nel "Quaderno degli attori", in tema di osservazioni al Masterplan, il gruppo consiliare Terra&Acqua ha elencato i punti critici e le richieste. «Le  sue ricadute saranno molteplici - spiega il capogruppo Marco Gasparinetti - sul piano sociale, occupazionale e ambientale, sui flussi turistici, sul traffico veicolare e sul traffico acqueo in una laguna, già sottoposta ad una pressione antropica ai limiti  della sostenibilità». Le proposte, in parte già protocollate nel quadro del  "dibattito pubblico" promosso dalla Save, spiega il gruppo, verranno illustrate e discusse giovedì 15 giugno. C'è un punto critico che riguarda il tema della sicurezza. Nel documento di T&A si legge: "un aumento vertiginoso del numero di passeggeri, come quello prospettato nel Masterplan, non può realizzarsi senza garantire condizioni di sicurezza". Attualmente, "c'è difficoltà a reperire personale adeguato a fronte delle pessime condizioni contrattuali offerte: turni di lavoro impegnativi per stipendi inferiori ai 1.400 euro al mese. Il numero attuale di addetti alla sicurezza (300 circa) andrà ovviamente parametrato sul numero di passeggeri i cui bagagli vanno controllati".

Tra le richieste c'è infatti quella di: "applicare il Ccnl del Trasporto aereo a tutti gli addetti alla sicurezza, sia per questioni di “Corporate Social Responsibility” sia per ovviare, nell’interesse stesso di Save, alle difficoltà di reclutamento delle risorse umane". Nel documento del gruppo consiliare si propone anche di "incentivare destinazioni finali diverse da Venezia, contrastare l’incremento del traffico acqueo e relativo moto ondoso (per via dell'incremento del numero di persone) e ripristinare la zona a verde del sedime dei parcheggi a raso, in considerazione della previsione di realizzare parcheggi multipiano".

Clima acustico

Il tema dell'acustica e la direzione dei decolli preoccupa il consigliere del Partito Democratico, Alessandro Baglioni. «Già in passato si sono registrati disagi per gli abitanti della zona di Campalto nei periodi in cui venivano effettuati decolli in direzione sud-ovest. Le prospettive di un rilevantissimo aumento del numero dei voli, unite alla previsione che i voli notturni degli aerei cargo siano sistematicamente previsti con decollo in direzione Campalto, risultano allarmanti, con particolare attenzione alle migliaia di persone che vivono in questa zona, e in particolare le aree più prossime alla rotta di decollo di Passo Campalto e di Villaggio Laguna».

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