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Cronaca

Urla e pugni davanti alla gondola Rissa tra un turista e un "pope"

Parole forti e, a quanto dicono alcuni testimoni, anche un pugno in volto per un gondoliere accusato da un cliente di gonfiare i prezzi per i giri

Ancora polemiche e contestazioni per i gondolieri veneziani. In quella che verrà ricordata come una delle estati più nere per la categoria, almeno dal punto di vista mediatico, continuano a succedersi episodi negativi e critiche che talvolta finiscono persino in scontri verbali o fisici. È quello che sembra essere successo giovedì pomeriggio allo stazio “Molo”, quando un “pope” e un turista napoletano sarebbero addirittura arrivati alle mani litigando sul prezzo di un giro in gondola.

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BARUFFE IN DIALETTO – In realtà, come specifica anche il Gazzettino, la dinamica dell'episodio resta ancora poco chiara. Quello che sembra sicuro è che il turista del sud Italia avrebbe raggiunto lo stazio intorno alle 16 e, informatosi dei prezzi, avrebbe avuto da ridire con il traghettatore. I due hanno alzato la voce, il napoletano ha anche apostrofato il “pope” come “ladro”, accusandolo di praticare prezzi assurdi. A questo punto le versioni dei “testimoni” non combaciano più: per qualcuno i due sono passati alle maniere forti, con il turista arrivato a sferrare un pugno al labbro del gondoliere, spedendolo a terra e lasciandolo incosciente per qualche secondo. Secondo altri resoconti, invece, nessuno avrebbe alzato un dito e la lite, per quanto furibonda, sarebbe rimasta esclusivamente sul piano verbale, con i due “contendenti” impegnati a scagliarsi contro improperi nei rispettivi dialetti.

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PERIODO NERO – In realtà è facile immaginare che tra le tante descrizioni dell'accaduto ce ne sia qualcuna di adeguatamente edulcorata, che omette la zuffa e i pugni per evitare l'ennesima bufera sulla categoria. Dall'inizio dell'anno, infatti, sono molti i casi che hanno fatto finire i “pope” al centro di una vera e propria gogna mediatica, dalle risse con i turisti durante la notte del Redentore ai casi di (vero o presunto) nonnismo sugli stazi, con tanto di video YouTube in cui si documenta l'umiliazione di un poveretto che si sarebbe messo a nuotare nei canali per ottenere un “patentino da gancér”. L'ultima e più feroce tempesta di critiche è quella piovuta addosso al gondoliere che nei giorni scorsi, a poche ore dalla morte del turista tedesco a Rialto, avrebbe augurato la morte a tutti i capitani Actv via Facebook. Ma se in quel caso anche l'Ente gondola ha deciso di preparare adeguate punizioni, per la baruffa di giovedì l'istituzione si schiera senza indugio dalla parte dei suoi membri, denunciando piuttosto l'attuale tendenza a dare addosso ai “pope”, vittime di un'immagine negativa che li perseguita da mesi. Fanno eco gli stessi lavoratori dalla maglia a righe, che sottolineano la maleducazione dei turisti con cui devono trattare ogni giorno, tra famiglie che prendono gli stazi per aree picnic e visitatori che fanno a gara per rubare i cappelli di paglia. I prezzi per i giri in gondola, concludono i traghettatori, sono comunque scritti a chiare lettere e ben visibili. Non c'è nessuna truffa.

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