rotate-mobile
Cronaca Santa Croce / Isola Nova del Tronchetto, 107

Navi in Marittima, è scontro. Brugnaro: «Su questo i cittadini mi hanno dato fiducia»

Sambo e Bellomo: «Vogliono violentare la laguna». Martini: «Uno scempio». Boato: «Nuovi scavi assurdi»

All'indomani dell'annuncio del ritorno delle grandi navi in Marittima, da qui a quattro anni, è di nuovo scontro politico fra il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e la sinistra lagunare. «Sul Porto si sta proseguendo sulla linea che ho sempre sostenuto e sulla quale i cittadini mi hanno dato fiducia - conferma il primo cittadino - In particolare, la soluzione prevede che le navi da crociera non passino più davanti al bacino di San Marco, ma entrino dalla bocca di Malamocco. Quelle più grandi accosteranno a Marghera, mentre quelle più piccole raggiungeranno la stazione Marittima attraverso il canale Vittorio Emanuele, come spiegato all’Unesco». Per Brugnaro è la dimostrazione che lo sviluppo sostenibile è possibile, coniugando lavoro e ambiente. «Guardiamo al futuro dei nostri figli. Quello di Venezia è un porto fondamentale per tutta la Pianura Padana e il sistema Italia, ora può favorire la crescita dell’intero territorio. C’è chi vorrebbe continuare ad aggrovigliare le competenze, ma coerentemente, passo dopo passo, si stanno compiendo gli atti amministrativi per poi avviare i cantieri. Il Porto è la vita della città».

«Una violenza», replica il Partito Democratico. «Scavare il Vittorio Emanuele è una scelta sbagliata e in contrasto con la tenuta dell’ecosistema lagunare - affermano Monica Sambo, segretaria comunale e Matteo Bellomo segretario metropolitano del Pd - Lo diciamo da tempo, nuovi scavi non sono ammissibili ed è assurdo che si pensi ancora di violentare in questo modo la laguna e il suo delicato equilibrio. In questo modo si allontana anche l'obiettivo di portare le grandi navi fuori dalla laguna, progetto da sempre contrastato da Brugnaro, che continua a presentare Venezia come capitale mondiale della sostenibilità, mentre il suo agire va esattamente dalla parte opposta. La città dev'essere simbolo in Italia e nel mondo di un futuro sostenibile, della lotta ai cambiamenti climatici, delle scelte ecologiche, mentre i nuovi scavi minano l’ecosistema lagunare».

«Una decisione vigliacca», commenta il capogruppo di “Tutta la città insieme!", Giovanni Andrea Martini. «A soli pochi giorni dalla conferenza dell’Unesco a Riyad, viene annunciato il bando per l’escavo del Vittorio Emanuele III per riportare le navi in Marittima: si sta andando in direzione esattamente opposta rispetto a quella fatta credere a Unesco. Si conteranno 160 navi in più all’anno, favorendo il turismo del “mordi e fuggi” a Venezia e minimizzando gli impatti ambientali. Serviranno 21 milioni di euro per eseguire gli scavi, poichè i 158 milioni di fondi già stanziati sono insufficienti per il caro materiali. Non bastano già i debiti che arrecherà il Bosco dello Sport? Come se non bastasse, tutti i fanghi tossici finiranno per costituire una nuova isola. Un "ecomostro" in laguna. Come se non bastasse l’isola delle Tresse».

«No a scavi assurdi», l'appello del consigliere di Municipalità di Mestre, Michele Boato. «Il presidente e commissario straordinario del Porto comunica che sta pubblicando tre bandi pubbici per la progettazione degli scavi del Canale dei Petroli e del Canale Vittorio Emanuele, per riportare le navi crocieristiche alla Marittima. Qualcuno faccia presente al presidente Fulvio Lino Di Blasio che una Valutazione di Impatto Ambientale nazionale ha già sancito la insostenibilità di un potenziamento di traffico navale nel Canale dei Petroli che negli anni ’60 è stato realizzato e in cinquant’anni ha devastato tutta la laguna centrale». Sul deposito dei fanghi, aggiunge Boato: «Le discariche usabili sono l’area di ampliamento del molo Sali e le altre discariche della terraferma. Le leggi speciali vigenti dal 1973 non consento nessun nuovo imbonimento in laguna per agevolare e rendere meno costosi gli scavi dei canali portuali».

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Navi in Marittima, è scontro. Brugnaro: «Su questo i cittadini mi hanno dato fiducia»

VeneziaToday è in caricamento