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Cronaca

No Grandi Navi, denunce per il corteo: due barche della polizia speronate

Non accennano a sopirsi le polemiche sul corteo acqueo di domenica contro il passaggio delle navi da crociera. Lamentele sull'elicottero della questura che per alcuni volava troppo basso

Quella manovra tanto contestata sarebbe stata una tradizionale strategia attuata durante le "scorte". L'elicottero si avvicina al suolo effettuando delle verticali aeree, in modo che chi manifesta sia avvisato. Sappia che ha raggiunto il limite. Questa la spiegazione proveniente dalla questura in merito alle lamentele dei manifestanti del comitato No Grandi Navi, che ieri hanno dato vita a una "battaglia in Bacino" per ostruire il passaggio alle imbarcazioni da crociera che avrebbero dovuto transitare per il canale della Giudecca. Tutto regolare per le forze dell'ordine. Di tutt'altro avviso chi si trovava sulle barche a remi, rischiando che le onde determinate dalla pale del velivolo potessero far cadere qualcuno in acqua.

Per alcuni di loro, che hanno cercato di forzare il cordone di polizia schierato ai lati del canale per preservare il corridoio di passaggio dei natanti (e conseguentemente l'incolumità dei manifestanti) si profila una possibile denuncia penale. Di certo non hanno rispettato le indicazioni del questore. Dopo essere stati identificati dala Digos (anche grazie alle riprese video e alle fotografie scattate dall'elicottero) verranno quindi segnalati in Procura. La palla a quel punto passerà al magistrato di turno.

Alcuni tra i circa cinquecento manifestanti, arrivati anche dalla terraferma, potrebbero vedersi aggravare la propria posizione: due imbarcazioni della polizia, infatti, sarebbero state "speronate" da alcuni barchini sulla fiancata laterale. La prua dei dimostranti avrebbe quindi causato danni ben visibili agli scafi delle forze dell'ordine. Ci sarebbero anche alcuni agenti feriti in modo lieve.

Il comitato No Grandi Navi e chi era presente domenica pomeriggio in Bacino continua in ogni caso a contestare la manovra dell'elicottero. Quanto meno quest'ultima viene definita "azzardata". Avrebbe potuto causare la caduta in acqua di qualche manifestante, affermano sui social network, in un momento certo non "tranquillo" dal punto di vista dell'ordine pubblico. "I comitati ambientali di tutto il Veneto ieri hanno parlato con una voce sola, hanno saputo spiegare a tutti che battersi contro un inceneritore, un'autostrada, un treno ad alta velocità, una base militare o contro il passaggio delle grandi navi in Laguna significa battersi per la salute di tutti, per l'ambiente, per il territorio ed i beni comuni - spiegano i promotori dell'iniziativa in una nota - Significa contrastare un modello di sviluppo irresponsabile che impoverisce ed avvelena tutti per arricchire pochi, un modello di sviluppo che ci ha portato dritti dritti alla crisi che stiamo vivendo".

 

IL VOLO DELL'ELICOTTERO A BASSA QUOTA

 

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